Un nuovo corso di laurea triennale a Ragusa per formare operatori e imprenditori per aziende e enti operanti nei settori primario e terziario, in particolar modo nella filiera agroalimentare e in quella culturale-turistica. E anche per i settori funzionalmente collegati come quello ambientale-industriale e della produzione dell’energia nella prospettiva della transizione ecologica e della economia circolare.

Sono gli obiettivi principali del corso di laurea in “Management delle imprese per l’economia sostenibile” che, ieri, nei locali del Comune di Ragusa, è stato presentato dal sindaco Giuseppe Cassì, dal rettore Francesco Priolo dell’Università di Catania, dall’ing. Antonella Leggio della Banca agricola popolare di Ragusa e da Giuseppe Lavima, presidente del Consorzio Universitario della Provincia di Ragusa.




Presenti alla cerimonia anche il prefetto Giuseppe Ranieri, il direttore generale dell’ateneo Giovanni La Via, l’assessore del Comune di Ragusa con delega all’Università Clorinda Arezzo e il presidente di Sicindustria Ragusa Leonardo Licitra.

Le lezioni del corso di laurea a numero non programmato, attivo dal prossimo anno accademico (2022-2023), si terranno nella sede del Consorzio Universitario a Ragusa Ibla.

Il corso di laurea – afferente al Dipartimento di Economia e Impresa dell’ateneo catanese – è il frutto di una precisa convergenza di interessi tra diversi attori del territorio: dal Comune al Libero Consorzio dei Comuni Iblei e al Consorzio Universitario Ibleo, da Confindustria e Confindustria Giovani a Assindustria Ragusa, dal Distretto lattiero-caseario al Corfilac oltre alla rappresentanza degli istituti secondari superiori e alla Bapr.

«L’istituzione di un nuovo corso di laurea, mirato a settori ben radicati nel Ragusano, consentirà di dare un nuovo impulso allo sviluppo socio-economico di questi territori mettendo insieme energie e risorse per realizzare un preciso investimento culturale – ha spiegato il rettore Francesco Priolo -. L’Università di Catania, così come promesso, a conclusione di un percorso costruito insieme, istituisce un nuovo corso di laurea col fine di potenziare e incrementare la presenza sul territorio nel campo della didattica e anche con nuovi investimenti affinchè Ragusa diventi un Campus universitario, un punto di riferimento per i giovani per la formazione, per la ricerca e anche per il proprio futuro».

L’ateneo catanese, infatti, è già presente a Ragusa con la Struttura Didattica Speciale di Lingue e Letterature Straniere (presieduto dal prof. Santo Burgio, presente all’incontro) che prevede i corsi di laurea in “Mediazione linguistica e interculturale” e “Scienze linguistiche per l’intercultura e la formazione” e da settembre anche il “neonato” corso in “Management delle imprese per l’economia sostenibile”.

«Con il corso di studi in “Management delle imprese per l’economia sostenibile” ci focalizzeremo sulle condizioni che permettono, nell’ambito degli ecosistemi locali, una crescita sostenibile nell’attuale contesto competitivo, caratterizzato da interazione nei mercati globali e da processi di transizione ecologica e tecnologica» ha spiegato il prof. Roberto Cellini, direttore del Dipartimento di Economia e Impresa alla presenza del docente Pierluigi Catalfo, referente del corso di laurea dell’Università di Catania.

«L’ateneo catanese continuerà, inoltre, a sviluppare progetti di alta formazione e ricerca a Ragusa grazie ad una continua e costante sinergia con tutte le realtà istituzionali e del mondo imprenditoriali presenti sul territorio» ha aggiunto il rettore Francesco Priolo.

«Un traguardo importante per la comunità e in particolar modo per i nostri giovani. Stiamo investendo molto sulla loro formazione anche con il sostegno di diverse componenti del territorio. Con il nuovo corso di laurea sarà possibile porre un freno alla migrazione dei nostri giovani evitando di perdere risorse fondamentali per il nostro territorio» ha detto il sindaco Giuseppe Cassì.

«Autonomia, lavoro e territorialità sono i tre concetti di base che stanno alla base della nascita di un nuovo corso di laurea frutto della sinergia di tutte le parti con l’obiettivo di implementare la cultura in questo territorio con l’eccellenza nel campo della formazione. È una scommessa vincente per il territorio grazie ai fondi del Pnrr» ha aggiunto il prefetto Giuseppe Ranieri.

Per Giuseppe Lavima «è un giorno emozionante perché si realizza un obiettivo, un progetto del Consorzio Universitario finalizzato a potenziare la formazione e di conseguenza lo sviluppo del territorio con future eccellenze e intelligenze nei settori al centro del nuovo corso di laurea» ha precisato Giuseppe Lavima.

«Un momento importante per il territorio e non a caso Bapr ha sposato in pieno questo progetto di fondamentale importanza il Ragusano. Il corso di studi porterà un cambio culturale, una importante crescita formativa e professionale per i nostri giovani che intendono scommettersi nel futuro nel campo dell’economia sostenibile» ha spiegato Antonella Leggio.

In foto da sinistra Antonella Leggio, Giuseppe Ranieri, Giuseppe Cassì, Francesco Priolo e Giuseppe Lavima