Settantaquattro anni e con una gran voglia di vendicarsi ma con la persona sbagliata: sua cognata. L’uomo, accusato di atti persecutori,  è stato sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, pena l’arresto.

La sequela della minacce è iniziata quando B.G. aveva rischiato la morte per mano del fratello,  marito della vittima, arrestato durante un alterco il  giorno di Pasqua.

B.G. per vendicarsi e approfittando della permanenza del fratello in carcere ha cominciato a perseguitare e ingiuriare la cognata, anche davanti ai figli minorenni. In diverse occasioni lo stalker ha seguito gli spostamenti della cognata e quando la stessa si soffermava a parlare con qualcuno, la offendeva dicendole che era una prostituta, che non aveva bisogno di corteggiatori e che i suoi figli erano dei bastardi

La donna, mentre si trovava alla guida della sua autovettura, si è vista tagliare la strada ed è stata costretta ad arrestare la marcia; dopo una settimana l’uomo ha impedito il passaggio della vettura della donna interponendosi obliquamente sulla strada d’uscita sul terreno di proprietà del fratello, minacciandola: “lui deve morire in carcere, tu sei una disgraziata e i tuoi figli sono bastardi. Te la farò pagare”; e ancora:  “tu te ne devi tornare al tuo Paese, tu sei una troia e i tuoi figli sono dei bastardi… il fatto che tuo marito è in carcere non è niente, lo devo colpire dove gli brucia di più”.

L’uomo si è allontanato dal terreno di proprietà del fratello solo dopo l’arrivo della polizia. B.G. ha comunque reiterato l’atteggiamento minaccioso destando paura anche ai nipotini, tutti minorenni: in un’occasione l’uomo ha danneggiato l’impianto idrico lasciando la donna e suoi bambini senza acqua.

“Tanto non mi puoi fare nulla” erano le parole che spesso B.G ripeteva alla cognata tant’è che la stessa, orami in preda al panico e all’ansia, ha denunciato il fatto alla Polizia di Comico e il Pubblico Ministero ravvedendone gli estremi della pericolosità del soggetto ha informato il Giudice per le Indagini Preliminare che ha fatto scattare la misura cautelare dell’allontanamento dai luoghi frequentati dalla vittima.

Viviana Sammito