Epiro vincenzoArrestato due volte ma  non è perseguibile poiché al momento dei fatti non era in grado di intendere e di volere. Lo ha deciso il giudice unico del Tribunale di Ragusa, Eleonora Schininà, che ha così assolto lo sciclitano Vincenzo Epiro, 34 anni, difeso dall’avvocato Simone Venuti.

Epiro era stato arresto per stalking.

Il magistrato ha condizionato l’assoluzione con il ricovero di Epiro presso una casa di cura dove, comunque, già si trovava mentre era ai domiciliari.

Epiro era stato sorpreso dai carabinieri mentre, dopo essersi recato nell’abitazione della vittima, con la quale non aveva nessun legame né di amicizia né sentimentale, la strattonava e minacciava di morte.

Dal mese di Dicembre 2014  Epiro aveva iniziato a tenere comportamenti molesti nei confronti della donna sciclitana: in qualsiasi ora del giorno, compieva atti persecutori consistenti in minacce di morte, continue telefonate nonché recandosi nei pressi dell’abitazione della vittima.

La donna, aveva denunciato i fatti ai Carabinieri che avevano sorpreso lo stalker in flagranza di reato.

Epiro era stato sottoposto agli arresti domiciliari e, successivamente, sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna con la prescrizione di mantenere una distanza di almeno 50 metri e con il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con la persona offesa.

Purtroppo, la predetta misura non era bastata per calmare gli animi dell’uomo che, in più occasioni aveva riavvicinato la donna minacciandola di morte e continuando a chiamarla in qualsiasi ora del giorno e della notte.

La donna, quindi, si era nuovamente rivolta ai Carabinieri che, immediatamente, avevano proposto all’Autorità giudiziaria l’aggravamento della misura cautelare nei confronti di Epiro. Ora questa sentenza che incute molta preoccupazione alla sciclitana.