strada_ragusa_catania[1]Per sette anni, dal 2010 fino a qualche mese fa, non si è fatto sentire nessuno ma lavoriamo insieme per garantire l’importante infrastruttura. E’ il sovrintendente Calogero Rizzuto a chiarire che ha tutto l’interesse ad approvare celermente il progetto di raddoppio della Ragusa – Catania che, secondo i rilievi del dr. Rizzuto, non ha tenuto conto del nuovo piano paesistico approvato dalla regione lo scorso anno.

Secondo il sovrintendente, che attende da giorni il progetto realizzato dal concessionario, SARC, la società autostrade Ragusa – Catania, il piano non tiene conto delle zone di tutela 2 e 3, anche se altre criticità dal punto di vista archeologico e dei beni isolati sono state superate.

Il sovrintendente di Ragusa ha chiarito che però ancora il progetto definitivo, che il 3 agosto dovrà essere depositato al Cipe, non è ancora arrivato sul suo tavolo per essere esaminato. Nel frattempo il comitato del raddoppio della Ragusa – Catania ha chiesto tempi celeri, considerato che il 10 luglio è stata convocata a Roma la conferenza di servizi e senza il parere della Sovrintendenza il piano di raddoppio rischia di essere messo in discussione.

Il comitato ristretto per il raddoppio della Ragusa – Catania ha convocato una conferenza stampa domani alle 11,30, nella sede Ascom di via Roma 212 a Ragusa. Saranno presenti i componenti del comitato: Roberto Sica, Sebastiano Gurrieri e Salvo Ingallinera per annunciare importanti comunicazioni sulla seconda conferenza dei servizi del 10 luglio 2017 in programma a Roma. Il comitato è certo che una volta eseguiti gli espropri non può esserci alcun impedimento per bloccare un progetto da 850 milioni di euro ed è anche pronto, in caso contrario, a una seria mobilitazione. Ad esprimere preoccupazione è il presidente dell’associazione politico-culturale Ragusa in Movimento, Mario Chiavola, che si è fatto portavoce dello stato d’animo di numerosi cittadini ragusani “che assistono – si legge – a questo balletto di responsabilità concernente l’importante infrastruttura ormai da un numero eccessivo di anni.

Una eventuale bocciatura, seppur temporanea, sarebbe considerata malissimo e finirebbe con l’allontanare ancora di più la collettività dai politici dell’area iblea”. <<Siamo sicuri – ha dichiarato il comitato  –  che stavolta prevarrà il “buon senso” viste le tante soluzioni possibili  che con l’approvazione del progetto definitivo ci porterebbe in tempi brevissimi  alla fase realizzativa. Non è procrastinabile lo start per l’avvio dei lavori dopo avere superato 14 anni di pratiche burocratiche  con le lotte e l’abnegazione di tutte le componenti del nostro comprensorio e non solo;  lo chiede l’interesse generale della nostra realtà, che sarebbe penalizzata oltremisura, lo chiedono tutti quegli uomini, donne, giovani e meno giovani che hanno perso la vita in questa arteria e i parenti, gli amici che portano nella loro vita la tragedia di queste persone care”.

Viviana Sammito