ust Cisl Ragusa Siaracusa«Il nostro territorio è in affanno; una polveriera da disinnescare per evitare problemi maggiori. Ci sono troppi problemi e chi è chiamato a dirigere, molto spesso, non affronta le emergenze rinviando o, peggio, dicendo no a prescindere. La politica sta rinunciando al proprio ruolo. Unica parola d’ordine per il 2014: lavoro, lavoro, lavoro.»

Lo ha detto il segretario generale della Ust, Paolo Sanzaro, tirando le somme dell’anno che sta per chiudersi nel consueto incontro con la stampa.

Affiancato dai componenti di segreteria, Cettina Raniolo, Antonio Bruno e Giovanni Fracanzino, Sanzaro, presenti i segretari delle varie federazioni ed i segretari comunali, ha tracciato il consuntivo del 2013, il primo da segretario della nuova Cisl Ragusa Siracusa.

«Un sindacato più forte ed autorevole – ha detto – che da questa visione più vasta riesce a cogliere meglio le occasioni di sviluppo e di ripresa. I numeri della crisi restano drammaticamente preoccupanti ed i numeri restano tragici.

Edili, metalmeccanici, servizi e commercio, agricoltura – ha continuato Sanzaro – hanno pagato notevolmente in termini di posti di lavoro. Parliamo di migliaia di persone e, quindi, di migliaia di famiglie.

La ricetta per una ripresa, che riteniamo potenzialmente possibile in questa parte di Sicilia – ha sottolineato il segretario generale guardando alle peculiarità possedute dal territorio – sta nell’avvio di tutte le opere finanziate. Intanto il completamento dei lotti della Siracusa-Gela (360 milioni di euro) e  della Catania-Ragusa (almeno 600 milioni di euro). Sono opere strategiche che possono servire, se inserite in un sistema articolato delle infrastrutture, rilanciare l’intero territorio ragusano.»

Resta la strategicità delle eccellenze presenti, il ricco patrimonio culturale e l’esigenza di fare sistema autentico. «Per fare questo, come Cisl, – ha aggiunto Sanzaro – intendiamo rilanciare con forza la necessità di un patto sociale per Ragusa. Una condivisione di progetti, azioni e obiettivi che guardi al rilancio complessivo del territorio. Per questo facciamo appello alla classe politica perché si attivi oltre qualsiasi appartenenza. È impossibile non accorgersi del disagio che stiamo ormai vivendo. Non rendersi conto della situazione e non agire per determinare una ripresa ci pone di fronte al rischio di default.

Sul tavolo ci sono emergenze occupazionali e di precariato diffuso – ha continuato il segretario generale – dai villaggi turistici al consorzio universitario, dal CoRFiLaC alle aziende agricole. Ricerca degli ammortizzatori sociali, necessità di investimenti, recupero degli stipendi maturati, agevolazioni per l’accesso al credito: sono urgenze che non possono sopportare ulteriori rinvii. Bisogna agire e fare presto per dare risposte e, soprattutto, dignità a questi lavoratori.»

Il segretario generale sottolinea l’esigenza di «rinnovamento, cambiamento e innovazione; questo il messaggio che inviamo al sistema politico e alle istituzioni».

Tre le parole che segneranno il 2014 della Cisl. «Ambiente, salute e lavoro devono essere il nostro vocabolario annuale. Guardiamo anche ai nuovi appalti assegnati come elementi di svolta immediati. Per questo ci attiveremo perché vengano siglati dei protocolli che garantiscano la manodopera locale sia per la Siracusa-Gela che per la Ragusa-Catania.

Un obbligo perché il nostro territorio è in affanno. Viviamo su una polveriera – ha concluso Paolo Sanzaro – che ha bisogno di essere disinnescata. Rinvii e no ci sono già costati milioni e milioni di euro; chi è chiamato a dirigere abbia il coraggio delle proprie azioni. Questa sarà la vera e unica rivoluzione culturale: fare, fare, fare, lavoro, lavoro, lavoro.»

Nella foto sopra da sin. Cettina Raniolo, Antonio Bruno, Paolo Sanzaro, Giovanni Fracanzino.