foto croceSui fatti relativi al presunto utilizzo improprio del Convento della Croce durante il concerto di Vinicio Capossela, fatti ampiamente riportati da questo giornale, è intervenuta l’opposizione che ha presentato una interrogazione durante il Consiglio Comunale del 28 agosto. Ecco il testo integrale

«I sottoscritti Consiglieri Comunali, in merito alla vicenda, divulgata dagli organi di stampa e testimoniata da diverse foto apparse su un popolare social network, di un presunto uso improprio del Convento della Croce, in occasione del concerto di Vinicio Capossela, hanno verificato e registrato in numerosi cittadini un sentimento di indignazione verso quello che appare come un sintomo di una mentalità, tanto dozzinale quanto diffusa presso tanti pubblici funzionari, della confusione fra la responsabilità della custodia dei beni comuni e la utilità privata. A comprova di un atteggiamento di “leggerezza” comportamentale e deontologica, rientrato non appena ci si è resi conto di aver leggermente oltrepassato il segno e mentre sulla vicenda montava un “caso”, stanno le foto apparse sul social network, misteriosamente cancellate si, ma prontamente conservate da diversi cibernauti colpiti dalla smargiasseria di chi si pavoneggiava con le foto del concerto scattate dal convento della Croce.

Non vi è il minimo dubbio che l’Amministrazione abbia cose assai più gravi di questa di cui occuparsi, tuttavia questo non vuol dire che si debba lasciar correre su ogni episodio di infedeltà o di approssimazione commesso nel servizio pubblico, nello espletamento delle funzioni affidate o in violazione delle medesime. Se così fosse, inevitabilmente, l’ovvio consolidamento del convincimento della impunità, se non addirittura fenomeni di emulazione, non potrebbero che generare il progressivo deterioramento nel funzionamento della macchina pubblica, si infittirebbero i comportamenti difformi quando non addirittura quelli di nocumento.

Di questa necessità è certamente e doverosamente persuasa la Sovrintendenza di Ragusa che giustamente, al fine di di evitare eventuali coinvolgimenti ed illazioni, ha reso pubblico il fatto di aver attivato tutte le procedure per accertare la responsabilità degli atti segnalati.

Quello che brilla , per la consueta ineffabilità, è il nostro Comune, dalla cui Amministrazione non proviene il minimo cenno in un senso o nell’altro. Ci si chiede in quale caso l’amministrazione si sentirebbe in dovere di far sentire pubblicamente la propria voce? Basterebbe che se, in occasione di qualche altro ingresso non autorizzato, avvenisse il furto o il danneggiamento di qualche bene pubblico?

Per questo noi stasera siamo qui a chiedere al signor Sindaco, se dispone di elementi necessari, la versione dei fatti del Comune, ed in tal senso ci aspettiamo una risposta immediata almeno per quello che riguarda gli intendimenti in termini di azione cognitiva e repressiva.

Ogni risposta dilatoria o evasiva, come quelle che oramai siamo abituati a sentirci dare, in occasione delle nostre interrogazioni, verrà considerata da parte nostra, e ribaltata all’opinione pubblica, come l’ennesimo atto di ignavia soporifera volta unicamente a protrarre stancamente un modello amministrativo al cloroformio desideroso di non scontentare alcuno ma che in concreto scontenta, e danneggia soprattutto, l’intera comunità.
Resta inteso che gli interroganti ritengono doveroso che il Sindaco fornisca risposta scritta sulla intera vicenda entro i termini previsti dal Regolamento ed il Presidente ponga la presente interrogazione all’attenzione del Consiglio Comunale di oggi 28/08/2013 per la relativa trattazione».