Pare che nell’ultima riunione tra il Sindaco di Scicli, Giovanni Venticinque, e i rappresentanti Udc  non sia emerso nulla di nuovo.

La risoluzione della crisi, se così possiamo chiamarla, è ancora lontana, le due parti non sembrano capaci di trovare un incontro, ma nello stesso tempo il governo continua la propria attività, convinto del fatto che questo tipo di problemi esistono in molte amministrazioni e non si può certo arrestare un’attività amministrativa almeno che la crisi non porti ad uno smantellamento della maggiornaza o addirittura alla sfiducia per il governo in carica.

La crisi (o  problema del sesto assessore) può risolverla solo l’UDC che, attraverso il suo deputato regionale, ha proposto un nome e su quel nome non vuol tornare indietro.

Il Sindaco da parte sua è stato molto chiaro dicendo che “in un momento storico e politico in cui il governo nazionale punta sulla riduzione dei costi della politica, con cinque assessore si può amministrare tranquillamente”.

L’UDC non riesce a prendere una posizione chiara e decisa su questo, se  l’On Ragusa sembra ben determinato a far valere la sua parola data, la sua base non pare esserne così convinta e, nonostante per due-tre volte il capogruppo Bramanti abbia dichiarato in consiglio comunale di poter votare anche contro i provvedimenti dell’amministrazione, nei fatti il partito centrista rimane nella maggioranza con la maggioranza, grazie ai suoi 3 assessori che ricoprono ruoli importanti nella squadra Venticinque.

Ma queste continue discussioni hanno fatto nascere qualche mal di pancia anche all’interno del Pdl, ve lo abbiamo raccontato attraverso le parole del consigliere Carbone che vuole l’azzeramento della giunta e pare sia ormai in fase di conferma la notizia secondo cui i vertici del popolo delle libertà chiederebbero la testa dell’assessore Giallongo che, come si sa, è stato uomo scelto dal Sindaco per via della grande amicizia e della vicinanza politica avuta negli anni.

Detto questo occorre quindi aspettare, ma nel prossimo futuro c’è da superare uno scoglio enorme che potrebbe far nascere ulteriori problemi, si tratta degli equilibri di bilancio.

Pare che i revisori dei conti abbiano infatti redatto una relazione molto pesante sulla politica economica dell’amministrazione e alla fine abbiano dato parere contrario motivando tale scelta con l’esistenza di notevoli squilibri di bilancio e di numerose spese sprovviste di copertura finanziaria.

Se queste voci dovessero rivelarsi veritiere si aprirebbe un nuovo pesante dibattito che, in un governo forse non in crisi ma con dei problemi interni da sistemare, peserebbe come un macigno.