BEN Haj MohamedIeri sera, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Modica hanno eseguito uno specifico servizio antidroga sul territorio di Scicli, in particolare nei pressi dei luoghi maggiormente frequentati e punto di ritrovo di giovani.

Nel corso del servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, i Carabinieri hanno arrestato un 37enne, Ben Haj Mohamed Adnan, tunisino, già noto alle forze dell’ordine, sorpreso con diverse dosi di hashish e soldi in contanti.

Il giovane, infatti, è stato notato dai militari dell’Arma mentre camminava a piedi in una stradina del centro di Scicli e si è poi soffermato su una panchina in uno slargo, spesso punto di ritrovo di molti giovani, tenendo un atteggiamento sospetto, in particolare, alla vista della pattuglia, cercava di defilarsi per evitare un eventuale controllo.

Dopo averlo seguito nei movimenti, gli uomini dell’Arma hanno fatto scattare il blitz ed hanno fermato lo straniero.

Il giovane, quindi, è stato sottoposto a perquisizione personale ed è stato trovato in possesso di una stecchetta di hashish del peso di circa 1 grammo e la somma in contanti di 25 euro, nascosti nella tasca dei jeans.

droga arresto a scicliA questo punto, i Carabinieri hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dell’uomo ed hanno rinvenuto, all’interno di un borsone nascosto sotto il letto, un sacchetto di plastica contenente circa 50 grammi di hashish, una decina di stecchette della medesima sostanza del peso di circa 5 grammi ciascuna e la somma in contanti di 75 euro, verosimilmente provento dell’attività di spaccio.

Lo straniero, dunque, è stato condotto in caserma e dichiarato in stato di arresto per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti e, al termine delle formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno, dott. Francesco Riccio, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

Intanto, i Carabinieri hanno sequestrato i soldi provento dello spaccio e lo stupefacente che sarà successivamente inviato al laboratorio di analisi dell’Asp di Ragusa per i risultati qualitativi e quantitativi al fine di stabilirne con precisione le dosi ed i guadagni che si sarebbero potuti ricavare dall’attività di spaccio.