addolorataCon la Domenica delle Palme è iniziata la Settimana Santa a Scicli.

Un fiume di gente ieri pomeriggio, sino a sera, in occasione della processione dell’Addolorata di S. M.La Nova.

E proprio nella Chiesa che ospita anche la bella statua del Criso Risorto, quest’anno è stata allestita la telata ottocentesca usata in passato proprio in occasione della celebrazione della Settimana Santa.

 

telataNella tela (foto a sinistra, di Alessia Scarso) , che ricopre tutta l’abside, dalla volta della chiesa fino al pavimento, vi è rappresentata la deposizione di Gesù dalla croce.

La telata veniva installata ed esposta per tutta la Settimana Santa fino al giorno della Resuscita, quando l’enorme tela veniva fatta cadere giù  e appariva il Cristo Risorto, l’Uomo Vivo, U Gioia.

Il Martedì Santo a Scicli si svolge la processione dell’Addolorata di S.Bartolomeo.  Molto sentita è la “funzione” del Giovedì Santo, con l’allestimento, nelle cappelle delle varie chiese, dei “Saburcara”, i Sepolcri, che devono essere visitati, come vuole la tradizione, in numero dispari.

Assai suggestiva è invece la sera del Venerdì Santo, quando viene portato in processione un bellissimo simulacro della Madonna Addolorata, detta “dell’Ospedale” perchè già custodita e venerata nella demolita chiesetta dell’ Ospedale.

Vestita con il tradizionale abito nero e una spada che le trafigge il petto, era detta anche Madonna degli artigiani, poichè un tempo si avvicendavano alle stanghe le maestranze cittadine.

Questa Madonna è venerata attualmente nella chiesa di San Giovanni. La processione inizia, per l’appunto, dalla chiesa di San Giovanni e, in una atmosfera di grande raccoglimento, si avvia verso la chiesa di Santa M. la Nova dove altri fedeli già attendono con il ferculo del “Cristo Morto”, custodito dentro una cassa di vetro che viene posto a capo della processione; a seguire, completano il gruppo, la statua del “Cristo al Calvario e Giudei” e un “Ecce Homo”; così composta la processione, fra canti e preghiere, percorre le vie principali della città, fino a tarda ora.

Si attende il sabato notte, la Resuscita, quando tornano a suonare le campane dopo il lungo silenzio che dura dal Giovedì Santo e, in una gara festosa, risuonano, prima quelle della Matrice poi, nell’ordine, tuona, nella valle, il campanone della chiesa di San Bartolomeo e, ultime a quietarsi sono quelle di Santa M. la Nova, perchè il rito di Pasqua appartiene ad essa, perciò qui si celebra con maggiore solennità.

E’ qui che, schiere di ragazzi attendono con impazienza la fine della funzione del Sabato Santo e insieme ad una folla traboccante da ogni navata della chiesa accolgono, fra le acclamazioni di esultanza, la statua del Cristo Risorto, al grido di Gioia Gioia ….