Nel nostro comune c’è chi assume le responsabilità per gli appuntamenti pubblici, anche quando vanno male, oppure abbiamo un’Amministrazione che è tale solo quando c’è da raccogliere applausi?
Così è stato per l’annullamento improvviso del concerto di Nina Zilli che (neanche un mese addietro) l’Assessore Vincenzo Iurato presentava come “un omaggio alla femminilità, con la scelta delle cantanti, tutte donne, che si esibiranno a Scicli: da Loredana Errore ad Agata Lo Certo, da Emma a Cecilia Pitino, per concludere con la splendida vocalità di Nina Zilli…”, sulla brochure che pubblicizzava il festival di Basole di Luce 2012, pagata con i soldi pubblici ed utilizzata come promozione personale contro fantomatici “sommi e statici detentori della cultura” o improbabili “piccioni viaggiatori” autodefinendosi “L’Assessore alle culture”!

 Appena la settimana scorsa, invece, quello stesso appuntamento è stato scaricato dall’Amministrazione comunale con un comunicato laconico secondo cui “la scelta e la decisione di annullare la data, salvo un possibile rinvio, per motivi di carattere tecnico, è della Promoservice srl di Scicli, unico organizzatore dell’evento”. E quanto l’appuntamento fosse inteso quale grazioso “omaggio alla femminilità”, si evince dalle dichiarazioni alla stampa (Il Giornale di Sicilia dello scorso 31 agosto) dello stesso Iurato secondo cui “Per l’annullamento del concerto di Nina Zilli, noi come Comune, non abbiamo responsabilità; comunque risparmieremo 2mila euro tanta era lo somma di compartecipazione”… alla faccia dell’omaggio al gentil sesso!

 L’altra figuraccia di questo fine agosto, poi, avrebbe quasi del grottesco se non fosse che ha portato la nostra città alla ribalta delle pagine dei quotidiani regionali come esempio di cattiva organizzazione e scarsa ospitalità.  Così è stato, infatti, allorchè una delle chiese da visitare durante una passeggiata barocca è stata trovata chiusa dai partecipanti alla manifestazione (almeno centocinquanta ospiti), per la prima volta durante l’esperienza ultra-decennale delle manifestazioni culturali.

 Anche questo un evento pubblicizzato nel cartellone estivo del Comune ed anche qui una figuraccia della quale l’Amministrazione declina ogni responsabilità ricercandole ora nel sacerdote, poi nella rappresentante della cooperative, infine nella guida della serata.  In compenso, nessun comunicato ufficiale dal Palazzo per scusarsi con i partecipanti all’evento.

 Da nostri contatti diretti e dalle dichiarazioni pubbliche dei sacerdoti, invece, apprendiamo che nessuno dei parroci aveva concordato con l’Assessorato alla Cultura la data dell’evento in questione prima che lo stesso fosse messo in cartellone (così si fa quando si va a casa altrui!), né – men che meno – era stato avvisato qualche giorno prima della passeggiata culturale.  Solo per mero caso, dunque, la figuraccia non ha avuto proporzioni più rilevanti (altre chiese chiuse o concomitanza con funzioni religiose che avrebbero reso impossibile la lectio itinerante), come se non bastasse il clamore già suscitato in questi giorni dal singolo episodio.

 Insomma, saremo pure disposti a considerare questi eventi come incidenti di percorso commessi da amministratori alle prime armi, sebbene non si può continuare ad improvvisare su un tema talmente serio com’è quello dello sviluppo culturale-turistico della città.

 Da subito, invece, pretendiamo che l’Amministrazione del nostro paese muti atteggiamento quando c’è da assumersi le responsabilità per le vicende di casa nostra e, da buona padrona di casa, si comporti come tale nei confronti dei turisti anche quando gli appuntamenti non vanno come preventivato.

 Non bisogna farsi fotografare per i giornali solo quando arriva il vip di turno o se si presiede una conferenza stampa, bisogna metterci la faccia anche quando le cose vanno male ed alla padrona di casa si chiede conto e ragione di un flop!

Partito Democratico – Circolo di Scicli