“Prendiamo atto con favore che, con il D.D.G. n. 327 del 3.12.2019,  la Regione Siciliana, ha vincolato ulteriormente l’area agricola delle contrade San Biagio e Truncafila (qualificandole da E4 ad E1) e ci uniamo alla soddisfazione dell’Amministrazione Comunale che ha dichiarato che l’Assessorato regionale Territorio ed Ambiente ha accolto la richiesta della giunta di Scicli. Tuttavia – si legge in un documento a firma di Omar Falla segretario Pd, Marianna Buscema Consigliere Italia Viva eArmando Fiorilla Partito Socialista Italiano -, non dobbiamo dimenticare che questo procedimento parte da lontano (la prima direttiva per predisporre gli atti necessari è dell’ex Sindaco Giovanni Venticinque, Delibera G.C. n. 321 dell’1.12.2010) mentre l’atto politicamente più significativo, quello con il quale si è manifestata la scelta politica dell’ente adottando la variante al Prg, fu la deliberazione di Consiglio Comunale del 19.01.2015.

Tanto premesso, peraltro, la necessità d’intervenire sulla questione deriva da una precisazione doverosa che si legge fra le pieghe del citato Decreto Regionale, che non può lasciare indifferenti i cittadini di Scicli.




Dallo stesso Decreto, infatti, si evince che, considerati gli atti comunali relativi alle opere abusive ed atteso che il mero avvio della procedura annullamento/revoca del D.D.S./D.R.A.R. n. 218 del 3 marzo 2016 (ovvero quello concernente la Piattaforma per rifiuti speciali di C.da Cuturi) non può ritenersi atto definitivo sull’impianto in quanto dovrà attendersi la decisione definitiva del Giudice Amministrativo.

Infatti una parte della zona in virtù di questa situazione, non è ancora vincolata in E 1, ma è D cioè industriale. Pertanto – si legge nel documento – l’impianto di trattamento rifiuti tecnicamente ancora potrebbe sussistere. In aggiunta c’è da dire che tutta la zona limitrofa è ancor E4 e che il pericolo dell’individuazione di “Cava” è a dir poco pericolosa per il nostro territorio. A nostro avviso l’Amministraziond deve lottare per l’inserimento della zona nel nascente  Parco degli Iblei dove ad oggi siamo stati esclusi. L’iter del parco non è concluso e abbiamo il dovere di continuare a provarci.

Invitiamo l’Amministrazione – scrivono infine Falla, Buscema e Fiorilla – a sostenere il ricorso promosso da Legambiente a beneficio dell’intera collettività. Per il momento è obbligatorio non cantare vittoria troppo presto e rimanere vigili su quella che rimane una questione aperta per l’intera comunità sciclitana!”