RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Parliamo di Sinistra e chiediamo più Sinistra. Crediamo che il Socialismo oggi debba ancorarsi ai dettami Liberali da cui nel settecento se ne è cominciata a costruire la struttura identitaria e filosofica (il Pensiero Liberale, da cui tutti discendiamo, si potrebbe dire con piglio genealogico). Non esiste il centrismo, ma solo l’indecisione pilotata al mantenimento della conservazione.

Le mutazioni improvvise, i balzi di posizione dei soliti furbetti che pur di stare col più forte non esitano a passar di stanza in stanza, intraprendendo acrobatici attraversamenti di finestre, tutto questo ha avuto il suo tempo. Oggi occorre capire chi siamo; o meglio, chi è veramente di sinistra. La moderazione, quella sana, è frutto del bilanciamento successivo, e non preventivo, delle divergenze. Innanzitutto si promuova la propria idea, con forza e dignità, e da questa base si cerchi il dialogo.

Si intende aprire un tavolo di discussione progettuale, di Sinistra, ma di respiro Europeo, per un socialismo moderno, riformista e progressita, alternativo quando necessario alle linee dirigenziali istituzionali, ma soprattutto in antitesi al conservatorismo di una certa area solo fintamente di sinistra. Il tavolo progettuale è interno al Partito Democratico – non un gruppo, non un’area, termini utilizzati per provocare solo fratture e inutili parcellizzazioni – la base di appoggio per idee di Sinistra in funzione della giusta dialettica democratica e nel massimo rispetto degli organismi legittimamente eletti nel medesimo Partito.

Invitiamo tutti coloro che ideologicamente si sentono “veramente” di Sinistra, a interagire su tali idee, per una partecipata discussione progettuale, che comincerà sin dalla strutturazione di un manifesto, in prospettiva lume per il percorso etico e politico che s’intende intraprendere. Da questo, e su questo, ampliando e correggendo la discussione, rifiutando ogni contatto con il malaffare e la frode ideale, combattendo a viso aperto le corruzioni quotidiane e tutte le tipologie di mafia, dialogando con tutta la parte sana della cittadinanza ed evolvendo come uomini, si potrà partire nuovamente verso un percorso di progresso da anni abbandonato. Non si deve mai, neanche per un attimo, accingersi a questo lavoro pensando a elezioni, imminenti o lontane che siano. Individuare chi si candiderà e chi vincerà, è opera per giornalisti. Il vero progetto alternativo prescinde dalla storia dei partiti e dei movimenti, dalle sindacature e dai voti, invece riguarda la politica della città. Questo è di sinistra, ed è diverso da tutto quello che già c’è stato, il resto è solo funzionale al mantenimento delle disuguaglianze.

Claudio Caruso (capogruppo consiliare dimissionario del Partito Democratico di Scicli), Francesco Occhipinti, Guglielmo Pacetto, Gaetano Celestre, Ing. Bartolo Bonvento.