museo-montalbano-1Istituire il museo di Montalbano nei locali della Camera del Lavoro  di Scicli. E’ un’iniziativa del sindaco, Enzo Giannone, che però trova l’opposizione della Cgil. I segretari cittadino e provinciale, Antonio Modica e Beppe Scifo, hanno scritto una lettera al primo cittadino chiedendo un incontro urgente perché avevano già proposto di creare «un centro di documentazione multimediale sul movimento operaio, democratico e pacifista, nei locali che rappresentano la rivalsa del popolo sciclitano sulla nobiltà».

La stanza di Montalbano all’interno del commissariato di Vigata, al piano terra del municipio a Scicli, già di per sé un museo lo è. Su proposta della Palomar, casa produttrice della serie tv, la sede dell’ex camera del lavoro diventerà un museo con anche tutti gli strumenti per girare un set, inclusa un’operazione di merchandising, tutto ciò che può servire a promuovere la fiction del commissario Montalbano.

museo-montalbano-2Un’idea che aumenterebbe l’interesse, la curiosità dei turisti e di un’intera comunità con un inevitabile riscontro positivo in termini turistici e un importante giro di affari che si attesa sui 300mila euro l’anno, che sarebbero divisi tra comune e Palomar. Un progetto che darebbe lavoro anche ai giovani che si diplomano al Liceo Turistico della città. Il sindaco, Enzo Giannone, ha rivolto lo sguardo verso la grande opportunità che può avere il territorio grazie al personaggio più noto della tv italiana. Già la stanza del primo cittadino, che nella fiction è l’ufficio del Questore, è stata presa d’assalto, in questi giorni, da migliaia di turisti.

Se da un lato Montalbano è ormai il simbolo di Scicli, il piano terra del Municipio per la Cgil ha un’altra identità, che nulla c’entra con il lato economico.

L’ex camera del lavoro rappresenta il centro del confronto delle lotte agricole, dei partigiani. Quei locali al pian terreno, che fino ai primi del Novecento ospitavano il circolo dei nobili, dopo la guerra erano stati assegnati alla Camera del Lavoro diventando il simbolo del riscatto sociale di quel territorio. Il sindacato, tramite il segretario provinciale, Peppe Scifo e quello cittadino, Antonio modica, ha proposto di creare «un centro di documentazione multimediale sul movimento operaio, democratico e pacifista, nei locali che rappresentano la rivalsa del popolo sciclitano sulla nobiltà».

Insomma in nome dei valori del movimento operaio.

La Cgil – si legge nella nota –  “non è per niente contraria alla realizzazione del museo dedicato a Montalbano. Si riconosce l’alto valore promozionale dell’opera televisiva per la città di Scicli e per tutto il territorio ibleo.

Peppe Scifo, segretario generale della Cgil di Ragusa e Antonio Modica, segretario della Cdl di Scicli hanno chiesto al Comune di prevedere una soluzione alternativa per il museo in locali diversi da quelli dell’Ex Camera del Lavoro da sempre utilizzati come luoghi d’incontro e di partecipazione per la collettività. Crediamo che i locali dell’Ex Camera del Lavoro devono essere utilizzati come luogo di incontro e di iniziative culturali per tutte le espressioni della società civile, mantenendo un forte legame all’identità di quel luogo. Il tratto identitario, quindi culturale, della comunità sciclitana è legato alla storia del movimento democratico e dei lavoratori e l’apertura della Camera del Lavoro all’interno del Palazzo comunale rappresentò allora  l’affermazione dei valori del movimento democratico e dei lavoratori nel processo di sviluppo delle istituzioni democratiche”.

Il sindaco, Enzo Giannone, che dei valori di sinistra ne ha un fatto un modello politico essendo lui di quella formazione, insieme con tutta la sua famiglia, ha chiarito che farà di tutto per trovare una sintesi con tutti i “protagonisti” di questa vicenda: sindacati, associazioni e consiglio comunale.

Viviana Sammito