Sembra che la vicenda del Pisciotto sia infinita come una fiction dal sapore amaro, o come un racconto, una favola, che comincia dicendo: “C’era una volta … ”

Mentre fra la Regione e la famiglia degli Eredi Penna si susseguono decreti e opposizioni, carte bollate, tentativi di esproprio, ecc,  la Fornace continua a crollare sotto i nostri occhi e quelli dei turisti.

Un importante crollo si è registrato nei giorni scorsi, tre arcate sono scomparse, probabilmente a causa delle pessime condizioni atmosferiche.

La deputata regionale Campo scrive: “Il tutto avviene proprio a distanza di due mesi dalla dichiarazione di Pubblica Utilità del Pisciotto e del respingimento delle osservazioni presentate dagli Eredi da parte del Dipartimento dei Beni Culturali. Ora cosa dobbiamo aspettare che accada ancora? Chi ha a cuore la memoria e il valore della Fornace? Solo i cittadini o anche i diretti interessati alla sua tutela?”