Ieri sera vi abbiamo dato la notizia che, a seguito della caduta di una delle torri faro presenti nella banchina commerciale del porto di Pozzallo, il Comandante della Capitaneria di Porto aveva emesso una Ordinanza – a tutela dell’incolumità di persone e veicoli transitanti nell’area portuale – che di fatto bloccava le attività del porto, in attesa dell’intervento della Regione, che doveva mettere in sicurezza l’area.

Oggi in un comunicato l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone afferma:

«Il sindaco di Pozzallo, anziché strumentalizzare le legittime preoccupazioni di operatori e suoi concittadini, dovrebbe guardare alle proprie inadempienze: da ben tre anni la Regione aveva stanziato 1,2 milioni di euro per la progettazione e la messa in sicurezza del porto ma purtroppo, ancora oggi, non un solo atto è stato prodotto dal Comune. Fossero stati più celeri, quantomeno oggi avremmo un progetto pronto per il recupero dello scalo. Pazienza, ci penseremo noi. Dopo il crollo di lunedì siamo costretti a intervenire in una situazione di emergenza: le altre torri faro, ormai logore, verranno rimosse nelle prossime ore e poi, attraverso la Protezione civile regionale, il Governo Musumeci provvederà all’illuminazione provvisoria del porto pozzallese con torri faro mobili. Tutto ciò per scongiurare nell’immediato ogni possibile restrizione al funzionamento del porto e ai traffici che fanno riferimento a Pozzallo».




«Inoltre – dice sempre Falcone – come preannunciato sempre lo scorso lunedì nel corso del nostro sopralluogo al porto, alla presenza anche dei deputati Ragusa e Campo e della Capitaneria, abbiamo già conferito l’incarico per redigere, entro poche settimane, un progetto di manutenzione e messa in sicurezza dell’infrastruttura stanziando per ciò ben due milioni di euro. In parallelo – conclude l’assessore alle Infrastrutture – stiamo predisponendo un intervento di dragaggio del piccolo porto di Pozzallo, per dare seguito alle aspettative di lunga data di pescatori e operatori locali».

Alle parole di Falcone, segue la replica del sindaco Ammatuna:

“L’Assessore Falcone, a proposito della caduta della torre faro all’interno del porto di Pozzallo e la conseguente chiusura dello stesso per motivi di pubblica incolumità, cerca di buttarla in caciara, senza capire che il tempo delle promesse non mantenute e delle inutili passerelle è ormai scaduto e da oggi valgono soltanto i fatti. Lo sfido, pertanto, a smentirmi in qualunque sede ritenga opportuno su quanto di seguito affermo:

– il Comune di Pozzallo, ormai da diversi anni, ha provveduto a proprio carico a garantire l’illuminazione, la pulizia, la manutenzione dell’area portuale, nonostante questi servizi non rientrino fra le competenze dell’ente, investendo centinaia di migliaia di euro che la Regione non ha mai rimborsato, limitandosi a facili promesse;

– per quanto riguarda le presunte inadempienze che Falcone imputa al Comune di Pozzallo in merito alla progettazione per la messa in sicurezza del porto, che con la questione della torre faro comunque c’entrano come i cavoli a merenda, posso affermare che dopo un anno perso inutilmente – a causa della inattività degli uffici regionali incaricati di redigere il progetto, che tra l’altro in seguito sono incappati in disavventure riportate dalla stampa – ho provveduto alla revoca dell’incarico e alla nomina di un nuovo tecnico, grazie al quale il procedimento ha avuto una grande accelerazione ed adesso siamo in dirittura d’arrivo;




– anche sul principio di leale collaborazione fra gli enti e sul rispetto dei rapporti istituzionali le mancanze dell’Assessore Falcone si sono manifestate con chiarezza e voglio citare due esempi su tutti: la scorsa settimana ricevo  l’invito di Falcone di raggiungerlo a Palermo per affrontare in maniera concreta l’intera problematica del porto, il giorno indicato per l’appuntamento parto da Pozzallo ma arrivato a Cassibile ricevo una sua telefonata che annulla l’incontro; qualche giorno fa si è presentato al porto di Pozzallo con un codazzo di macchine, non si capisce bene per fare cosa, senza avvertire il Comandante della Capitaneria di Porto e nemmeno il Sindaco di Pozzallo.

Credo che tutto ciò – afferma il Sindaco di Pozzallo – serva a fare chiarezza sulle responsabilità di quanto accaduto, nella speranza che si cambi approccio, metodo e stile nell’affrontare i problemi dei cittadini e che si privilegi la concretezza dei fatti alle vuote promesse.”