Pronti a difendere a tutti i costi la casa di Melissa. Già da qualche ora I forconi e altri comitati e associazioni sono a Scicli, in c.da Genovese, dove stamattina il neo proprietario dovrebbe entrare in possesso delle chiavi della casa, che ha comprato all’asta.

Ripubblichiamo qui sotto il video appello di Melissa Di Rosa. Nel video la mamma sciclitana chiede all’acquirente di accettare l’assegno di 55mila euro che lei, con l’aiuto dei familiari è riuscita a racimolare.

I forconi: “Si tratta di una truffa, noi siamo qui stamattina a difesa della casa di Melissa e siamo pronti a tutto”. Più in basso le prime foto. Seguono aggiornamenti.

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Aggiornamento ore 14:00 a cura di Viviana Sammito

“Siamo per l’ennesima volta qua, con la speranza che scenda un po’ di Spirito Santo sulla testa di queste persone e che le illumini”. Così esordisce Melissa, la giovane madre di due figli che rischia di essere sfrattata dalla sua villetta in c.da Genovese a Scicli per un debito di 12mila euro.

La giovane è riuscita, con l’aiuto della famiglia, a guadagnare tutti i soldi che le servono per riacquistare la sua abitazione e pagare i debiti con i fornitori – 55mila euro –  svenduta all’asta per 46mila euro e già acquistata da altro acquirente che non vuole sapere niente, vuole la casa e basta. “I soldi ci sono – ha fatto sapere Melissa –  lasciate la casa ai miei figli. Non ho altre parole da dire, chiedo solo questo:  che non venga tolta la casa ai miei  figli”. L’abitazione era stata acquistata nel 2001 con un mutuo contratto alla Banca Agricola Popolare di Ragusa ma nel 2010 è iniziato l’incubo quando il marito di Melissa non è più tornato a casa, ha abbandonato tutti, ha chiuso anche il panificio lasciando la donna, disoccupata e che adesso percepisce 350 euro mensili di mantenimento, una sfilza di cartelle esattoriali della Serit e debiti con i fornitori.

La madre di Melissa, Lina Cuffaro, è ancora più decisa e agguerrita e con tono perentorio ha lanciato l’ultimatum al nuovo acquirente: “Noi da qui non ce ne andiamo o accetta l’assegno e ci lascia la casa o perde la casa e l’assegno perché noi da qui non ci muoviamo, ci rifletta benissimo”. Si è detta anche avvilita la signora Cuffaro perché “queste cose non dovrebbero succedere, con la crisi e la disoccupazione, lui fra qualche anno dovrebbe porsi una domanda: <<potrei trovarmi io in questa situazione?,  lui dovrebbe dire <<ma cosa sta facendo?>>

Un muro di gente protegge la casa di Melissa con forche alla mano, con il sostegno dei Movimento dei Forconi, e anche qualche tanica di benzina, a scopo intimidatorio. Le Forze dell’ordine stanno vigilando sull’andamento della protesta cui ha preso parte in prima linea anche il leader del Movimento Mariano Ferro.

“Dovrebbero  essere intelligenti e capire che in questa casa ci abitano  due bambini che sono come i suoi bambini, qui si tratta di difendere un principio che è quello dell’impignorabilità della prima casa”.

Oggi a Palermo, ha fatto sapere Ferro, si voterà quel disegno di legge tanto atteso che riguarda appunto  l’impignorabilità della prima casa e dei beni strumentali.

“A noi tocca salvare tutti i casi che abbiamo trattato in provincia”

Aggiornamento news ore 15:30 a cura di Giovanni Giannone

E’ stato “smontato” il presidio. Il neo-proprietario stamattina non si è fatto vedere. La consegna delle chiavi è spostata al prossimo mese.

Pesanti i commenti dei presenti nei confronti di colui che ha acquistato la casa all’asta: “Ha la capa tosta, questo signore senza scrupoli sta tirando troppo la corda, rischia di perdere l’assegno che la signora Melissa gli ha preparato e la casa – ci racconta uno dei presidianti -. Ha un’altro mese ora per pensarci  – ci dice ancora l’uomo mentre smonta gli striscioni posizionati lungo la rotatoria sulla Scicli-Donnalucata – , speriamo che faccia la scelta giusta ovvero, accettare i soldi”!