lucia ragusaCome da tradizione, il “Brancati” di Scicli per l’8 Marzo, Giornata della Donna, presenta l’opera di un’artista: quest’anno mette in mostra i dipinti della pittrice LAURA RAGUSA (presso i locali di Via Mormina Penna): l’inaugurazione è Martedì 8 Marzo alle 19. Per l’occasione verranno distribuite le cartoline ricordo e il poster della pittrice, che potranno essere ritirati pure successivamente, nei giorni feriali, fra le 17 e le 20.

Rientra fra gli obiettivi del “Brancati” la valorizzazione dei talenti artistici – noti o meno noti – dell’area della Sicilia sud-orientale.

Lucia Ragusa è nata a Catania dove compie gli studi all’Accademia di Belle Arti. Frequenta in seguito corsi di approfondimento a Palazzo Spinelli di Firenze e all’Accademia di Belle Arti di Ravenna.

Si susseguono varie esposizioni  personali e collettive a carattere nazionale, (Arona, Bari, Catania, Gallarate, Milano, Messina, Modica, Piacenza,  Palermo, Sassari, Vittoria, Forlì, Reggio Calabria, Roma, Scicli, Siena, Siracusa, Trieste…) ed internazionale (Toronto e Vienna) ricevendo lusinghieri consensi critici. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private.

Attualmente vive ed opera a Catania. E’ Docente di Decorazione e Scultura presso l’Accadamia di Belle Arti e Restauro “Abadir” della stessa città.

Di lei Paolo Giansiracusa ha scritto: “La cultura post-moderna ha riportato sul piano del dibattito le arti visive legate alla figurazione e alle interpretazioni formali dei segni e dei colori della realtà. E’ per tale motivo che, in maniera sempre più ampia e qualificata, il campo della pittura e della scultura vede l’affermazione di giovani artisti fortemente interessati al recupero dei valori sia dal punto di vista estetico che da quello tecnico.
In questo contesto culturale va inquadrata l’esperienza artistica di Lucia Ragusa, artista sensibile ed aperta ai nuovi orientamenti dell’arte europea. La pittura di Lucia Ragusa è svelta e decisa. Il colore si deposita sul supporto senza ripensamenti, con un ritmo veloce e avvolgente. Per tale motivo le ombre e le foglie determinano un intreccio compositivo in cui la luce come tessitura saettante attraversa e lega la ragnatela di segni e le campiture colorate”.