Nel 2007 davamo vita al Movimento Popolare “Città aperta” con la voglia di cambiare, di partecipare, di aprire ad un futuro nuovo per affrontare le principali emergenze di una comunità amministrata spesso in maniera non adeguata quale ritenevamo fosse Scicli.

L’ambizione era allora quella di restituire la parola alla città attraverso un coinvolgimento delle sue migliori energie, mortificate da troppi anni anche da vecchie logiche politiche, ancorate, come principale occupazione, alla cura del proprio “particolare” orticello. Ciò non è stato possibile nelle elezioni amministrative del 2008, dove vecchie logiche di divisione e diffidenza hanno prevalso, coinvolgendo tutti gli attori in campo, noi compresi.

Esaurita quella stagione, in questi anni abbiamo continuato ad impegnarci nel sociale per dare un contributo al raggiungimento di quegli obiettivi che ritenevamo e continuiamo a ritenere importanti per la nostra comunità cittadina:

– dare un senso concreto all’essere parte di una comunità e, senza pregiudizi, operare per risolvere i problemi che l’affliggono;

– valorizzare il ruolo dei giovani in quanto portatori di idee e valori spesso trascurati sia nella programmazione che nella gestione  dello sviluppo socio-economico della città;

– favorire processi di partecipazione e di decisione dal “basso”.

Crediamo che sia ora il momento di incoraggiare e privilegiare il dialogo tra le associazioni, movimenti, partiti e altre  rganizzazioni democratiche, affinché la politica possa essere vera passione plurale e collettiva. Auspichiamo, in particolare, che  dalla crisi politica prodottasi con le dimissioni del sindaco Venticinque, si possa comunque produrre un effetto contagioso e benefico sui partiti affinché, riacquistando la loro funzione rappresentativa e propositiva, siano luoghi aperti di discussione e di confronto delle idee, al fine di dare vita ad una nuova stagione di cambiamenti e riforme nella città. Siamo convinti che il tempo della divisione deve definitivamente cessare: la città di Scicli ha bisogno di un progetto forte e serio e di uomini capaci e volenterosi: progetto e uomini che nascano e vengano condivisi attraverso strumenti reali di partecipazione, in primo luogo le primarie, vera e propria palestra di democrazia, in grado di consentire il riavvio di un dialogo vero tra società civile e politica.

Per quanto ci riguarda, la nostra collocazione riformista ci farà guardare con grande attenzione a quanto quest’area riuscirà a proporre a Scicli e daremo il nostro contributo affinché la passione civile e le speranze per il futuro, presenti soprattutto nelle giovani generazioni, abbiano di nuovo diritto di cittadinanza  nelle istituzioni della città.

Il Comitato Direttivo