ospedale internoPuò un Commissario di un’Azienda Sanitaria Provinciale, nominato direttamente dal Presidente della Regione Sicilia sottrarsi all’obbligo di relazionare sullo stato dei  Servizi Sanitari di un Comune facente parte della stessa Provincia?

Sembrerebbe di sì, se a decidere i tempi e i modi della sua presenza in Consiglio Comunale è egli stesso a stabilirli, nonostante le problematiche in campo siano urgenti e indifferibili.

È il caso dell’Architetto Aliquò, Commissario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa, che invitato dal Presidente del Consiglio Comunale di Scicli giorno 21 ottobre scorso a riferire circa gli impegni da egli stesso assunti e ad oggi non onorati, ha respinto l’invito adducendo come motivazione impegni fuori sede precedentemente assunti. Successivamente è lo stesso a dichiarare di essere disponibile all’incontro solo il 4 Novembre prossimo.

La motivazione sarebbe stata del tutto plausibile, salvo poi verificare che il giorno successivo, cioè giorno 23 ottobre, Aliquò era presente a Donnalucata, presso il  Poliambulatorio, per un sopralluogo con alcune Associazioni locali e l’Amministrazione al fine di verificare la possibilità di cedere in comodato d’uso i locali del presidio per la Caserma dei Carabinieri di Donnalucata.

Riteniamo il suo atteggiamento scorretto, non conforme alle normali regole di cortesia istituzionale e soprattutto irrispettoso dei doveri deontologici di un funzionario dello Stato.

A Scicli esistono problemi sanitari URGENTI, quali la medicalizzazione dell’ambulanza del Servizio 118, l’adeguamento del Pronto Soccorso dell’Ospedale e del Servizio di cardiologia per i quali non è giustificato alcun ritardo non fosse altro che a rischio vi è la vita di tanti cittadini.

Si rimane in attesa della seduta del Consiglio Comunale del 4 novembre nella speranza che la presenza del Commissario possa essere utile alla soluzione concreta dei problemi di emergenza sovraesposti.