da La Sicilia del 6 novembre

 

“Gli storaci organi a canne della città di Scicli”. Passa anche da questi suggestivi strumenti la storia della città e delle chiese, le più importanti e maestose non possono non sfoggiare il proprio organo. Oggi risulta funzionante il solo organo a canne situato nel Santuario di Santa Maria La Nova, quello di San Bartolomeo è in fase di ripristino, mentre gli altri sono fuori uso ormai da tempo. Il Maestro Marcello Giordano Pellegrino, personalità di spicco nell’ambiente culturale e artistico siciliano, artista lirico e docente di arte lirica presso istituzioni italiane ed estere, ha deciso di censire tutti gli organi a canne presenti nelle chiese di Scicli al fine di lasciare una traccia storica della presenza strumentale, ma anche per stimolare gli enti preposti al fine di avviare un’azione di recupero per riconsegnare alla città un patrimonio dal valore artistico e culturale inestimabile. “Gli storaci organi a canne della città di Scicli” verranno quindi inseriti n un libro la cui pubblicazione è prevista tra gennaio/febbraio 2020, la prefazione è stata curata da Michele D’Agostino, dal 2009 organista titolare della Basilica di Montecassino.




La pubblicazione di Pellegrino sugli organi a canne, segue quella dedicata al grande baritono Beneventano, oramai arrivata alla quarta edizione. Con il suo nuovo libro, sul quale lavora da 3 anni, Marcello Giordano Pellegrino rafforza una sua grande passione, per circa 10 anni, a partire dagli anni 90, è stato infatti organista titolare del Santuario di Santa Maria La Nova. “Era da tempo- afferma lo stesso Pellegrino-  che meditavo di scrivere un libro sul patrimonio organario della Città di Scicli. Un patrimonio strumentale di enorme valore che indubbiamente va valorizzato ma soprattutto bisogna puntare anche alla sensibilizzazione degli Enti preposti al fine di avviare una vera e propria azione di recupero e tutela di questi straordinari strumenti musicali. La presentazione di questo libro, sarà sotto forma di presentazione/concerto, perchè credo fermamente che bisogna dare voce anche all’Organo a Canne”.