carabinieri pozzallo«Sono stanco, voglio farla finita». Con questo messaggio inviato intorno alle 10,15 a Maria Borgia di Rivoluziona Scicli e da sempre impegnata nel sociale, Giovanni Roccaro ha comunicato la sua intenzione di suicidarsi. Roccaro è noto alle cronache per la sua storia che nel mese di agosto ha commosso la comunità: caduto in disgrazia, il cinquantottenne pozzallese, ma residente a Scicli, è stato costretto a dormire su una panchina del Corso Umberto. Abbandonato dalla famiglia e con una figlia disabile ospitata a Troina, la storia di Roccaro è stata presa a cuore dalla Borgia che ha chiesto al sindaco la possibilità di trovare all’uomo un posto dove dormire, dove mangiare e magari un lavoro. Non avendo ricevuto le risposte che desiderava, oggi Roccaro ha deciso che doveva essere il suo ultimo giorno di vita. L’uomo aveva raggiunto Modica in autobus per fare dei controlli presso l’Ospedale Maggiore, ma una volta uscito dal nosocomio ha pensato di non far ritorno a Scicli. Con un sms inviato a Maria Borgia ha manifestato la sua intenzione di farla finita e dopo si è recato a piedi vero il ponte Guerrieri. La Borgia ha allertato subito i carabinieri che sono intervenuti appena in tempo trovando Roccaro poco prima che compiesse l’insano gesto. Giovanni Roccaro è stato portato in Ospedale e lì è stata presa la decisione di accompagnarlo in un centro di Avola dove riceverà le dovute cure. Maria Borgia racconta quegli attimi con voce tremante: «Sono stati momenti orribili, sono ancora molto  spaventata». Il dato preoccupante è che in pochi giorni a Scicli si registra l’ennesimo caso frutto della disperazione