In merito alla situazione critica attraversata dai dipendenti comunali di Scicli, privi di stipendio da oramai tre mesi, costretti a dare luogo ad azioni eclatanti per vedere riconosciuto un loro diritto è necessario invocare l’unità delle forze politiche e sindacali nonché chiedere all’Amministrazione comunale, ove possibile, di intervenire sia presso la Regione, facendo pressione affinché essa eroghi i trasferimenti previsti a favore del Comune di Scicli, sia direttamente presso gli Istituti di Credito al fine di salvaguardare i dipendenti che non percependo alcuno stipendio rischiano di non poter onorare gli impegni presi con gli istituti stessi.

Alla luce di quanto detto non si comprendono le ragioni per cui, a fronte di situazioni simili, i comuni di Modica e Pozzallo, usufruendo della legge Regionale n.6 del Maggio 2009 e successive modifiche, abbiano ottenuto anticipazioni di crediti per far fronte alle esigenze-urgenze mentre per quel che riguarda il Comune di Scicli, ad oggi, non si ha notizia di simili interventi.

Proprio in tempo di crisi, anche dei piccoli gesti a sostegno delle famiglie possono acquistare un grande significato pertanto, in riferimento alla delibera n.79 del 3 ottobre 2012 che approva l’aumento delle tariffe a domanda individuale (retta asili nido, etc…), trovo ingiustificabile e dannosa una simile scelta da parte dell’Amministrazione, a maggior ragione perché questi aumenti sono stati predisposti DOPO l’iscrizione dei bambini all’asilo così da recare a molte famiglie un evidente disagio economico ma anche difficoltà relazionali tra gli stessi bambini.

Non è possibile né corretto cambiare in corsa le regole del gioco – sempre che di gioco si possa parlare – e per questo motivo chiedo la revoca della succitata delibera  ed il ripristino della situazione precedente, in virtù del fatto che questi aumenti risultano essere insufficienti per il mantenimento degli asili stessi, non rappresentano una soluzione alla situazione debitoria dell’ente e creano forti disagi e preoccupazioni alle famiglie ed alle fasce sociali più deboli.

Piuttosto che procedere a manovre palliative sarebbe opportuno rivedere la spesa corrente del Comune, a partire dal costo del Servizio Rifiuti e da tutte le altre voci che gravano sulla situazione economica comunale.

Invito pertanto il Sindaco ad informare i cittadini, i dipendenti comunali e i fornitori sulle reali ed attuali condizioni economiche dell’ente e su come l’Amministrazione intende garantire tutti i servizi essenziali visti i tagli ai trasferimenti per gli enti locali, alla luce delle ultime manovre che penalizzano ancora una volta famiglie, lavoratori e imprese artigiane.

Gianpaolo Aquilino

Consigliere Comunale Partito Democratico