Cemento sugli scogli a Cava D’Aliga. A lanciare anche questa volta l’allarme è l’associazione Cava d’Aliga d’aMare.

“Stamattina alcuni dei nostri associati hanno notato dei lavori in , la stradina sterrata che costeggia gli scogli di Cava d’Aliga. A un centinaio di metri dalla “grotta” sul curvone, dei massi di cemento erano stati posati sugli scogli. Arrivati sul posto – raccontano dall’associazione -, dopo aver avvisato le autorità competenti sul territorio (Polizia Municipale e Capitaneria di Porto), apprendiamo che la ditta che stava operando era in possesso di autorizzazione n. 657/2022 del 27/07/2022, rilasciata dal Demanio Marittimo della Regione Siciliana.

Attendiamo per capire meglio.

Si tratta di una società che sta avviando dei lavori di ristrutturazione di un immobile sito in Via del Mare e che ha richiesto l’autorizzazione per posare una “ ̀ […] 175,31 […] 27 31 2022.”

Ma oggi non è mica il 24 agosto? E allora per una settimana posano questa pedana e poi la rimuovono?

Attendiamo ancora e, da una prima disamina della pratica da parte degli uffici comunali di Scicli (da approfondire) – affermano ancora gli appartenenti all’associazione Cava d’Aliga d’aMare –  sembra manchino dei pareri obbligatori e propedeutici al rilascio della predetta autorizzazione, per cui i massi in cemento sono stati rimossi.

Sorpresi?! No, non sarebbe la prima volta.

Ma una cosa continua a stupirci: com’è possibile autorizzare queste cose su quel che rimane del nostro #patrimonio naturalistico – che ricordiamoci è un #bene #pubblico, è nostro, è di tutti – nell’attesa dell’approvazione del (PUDM)?

Proprio un paio di giorni fa abbiamo allertato gli uffici comunali per una perdita di reflui fognari dalla condotta comunale sempre lì, in Via del Mare, a due passi dal Parco di Costa di Carro, con probabile deflusso in mare. Che schifo! (qui la notizia)




Che fare? È da più di due anni che chiediamo all’amministrazione comunale di intervenire in quell’area, con telecamere, cancelli o qualsiasi altro intervento ritenuto opportuno, ma niente.

In occasione delle recenti elezioni comunali, in occasione della nostra lettera aperta inviata a tutti i candidati a sindaco e poi del confronto pubblico presso il Centro Incontro – affermano ancora i soci di Cava d’Aliga d’aMare – l’attuale sindaco Mario Marino si è espresso in maniera favorevole all’ampliamento del Parco di Costa di Carro fino alla spiaggia di Cava d’Aliga, al fine di garantire la adeguata tutela che questo splendido scorcio di litorale merita.

Chiederemo alla nuova amministrazione comunale, ai consiglieri di maggioranza e opposizione, atti concreti a sostegno degli impegni presi in campagna elettorale.

Tra questi, avevamo espresso la necessità, e ricevuto rassicurazioni in merito, che i cittadini (singoli e/o organizzati) fossero coinvolti e debitamente informati sulla gestione dei Beni Comuni.

Il recupero e la ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente è sicuramente apprezzabile, ma snaturare i luoghi sicuramente no.

E riflettiamo su un dato di fatto: una gran parte dei turisti che decidono di trascorrere le loro vacanze nelle nostre zone, provengono dal centro e nord Italia. Se cercassero le spiagge piene di stabilimenti balneari potrebbero tranquillamente andare a Rimini, Jesolo o a Ostia lido.

I turisti  – concludono – da noi cercano le spiagge libere, il mare pulito ( ’ ), il buon cibo e l’aria pulita, la natura, l’arte e la cultura. Si fanno chilometri di strada per tutto quello che non trovano da altre parti.”