Lo scorso lunedì 17 gennaio è crollata l’edicola votiva che custodiva un bassorilievo di San Giuseppe con in braccio il Bambino Gesù, ubicata nel bordo della carreggiata nelle vicinanze dell’incrocio tra Contrada San Marco e la S.P. 40 Scicli-Sampieri.

Con molta probabilità a causare il crollo è stato un mezzo pesante che ha urtato il manufatto votivo.

Nel nostro territorio le edicole votive sono presenti a partire dal periodo medievale lungo le strade che collegavano il centro cittadino con le borgate di Sampieri, Cava D’Aliga, Donnalucata e le altre città iblee, inoltre, lungo le antiche vie rurali, le vie maestre e i percorsi delle processioni. Nel Seicento, soprattutto, dopo il terremoto del 1693, si assiste alla costruzione di numerosi di questi monumentini votivi, dentro e fuori della città, che custodiscono, statue, dipinti, sculture, bassorilievi e immagini sacre che un tempo accompagnavano i viandanti e i contadini che si recavano a lavoro.




L’associazione Esplorambiente da diversi anni si interessata allo studio e alla catalogazione delle edicole votive in città e nei dintorni, in particolare con la pubblicazione della monografia “Edicole votive I Tribuneddi” nel 2008, nell’ambito del progetto “Scuole aperte” programma nazionale finanziato da U.S.R. Sicilia in collaborazione con l’I.I.S.S Q. Cataudella, monografia successivamente aggiornata nel 2020 con “I Tribuneddi edicole votive del centro storico di Scicli”, Ed. Esplorambiente. A breve tutte le edicole votive delle borgate e delle contrade del territorio sciclitano, compresa quella in oggetto, a suo tempo oggetto di rilievo architettonico e successiva restituzione grafica, saranno oggetto di una ulteriore monografia.

Appresa la notizia, l’associazione Esplorambiente ha deciso di chiedere la ricostruzione del manufatto la cui età va oltre l’attuale memoria.