consiglio comunale del 26 marzo 2014Consiglio Comunale aperto ieri sera a Scicli. Molti gli interventi in aula, ma le domande rivolte all’amministrazione quasi tutte le stesse, riassunte, quasi, nell’intervento del consigliere comunale Puglisi: cosa sta facendo l’amministrazione comunale per affrontare il degrado degli impianti sportivi comunali?

“Questo è il momento più buio dell’impiantistica sportiva, – ha detto Puglisi –  con il mitico stadio comunale Ciccio Scapellato chiuso al pubblico ed utilizzabile solo in parte durante il giorno (forse); con il campo di calcio ad undici del polivalente impraticabile perchè i lavori non sono stati ultimati. Tante le società in difficoltà e tanti gli atleti fermi. Sicuramente lodevole l’impegno del Sindaco di assumersi la responsabilità di autorizzare le società calcistiche a poter giocare a porte chiuse, per evitare ulteriori disagi, e lodevole il lavoro dell’assessore allo sport,  Schillaci, che si sta adoperando con zelo per far fronte ad un degrado degli impianti sportivi senza precedenti nella storia della città”.

Puglisi, in qualità di consigliere comunale di Territorio, le associazioni sportive e gli sportivi tutti , hanno chiesto ieri sera all’amministrazione  che vengano garantiti, presso gli impianti sportivi predetti, i requisiti minimi per l’accessibilità e la sicurezza degli atleti, del pubblico e, anche di coloro che negli impianti ci lavorano e sono sottoposti a rischi continui, in modo che le società sportive possano concludere la propria stagione sportiva.

Le stesse richieste valgono per la palestra di via Bixio, per il campetto di via Tolstoj a Cava D’Aliga e per il campo polivalente di Jungi.

Sul campetto di Cava D’aliga, inaugurato nel maggio 2011 (amministrazione Venticinque), stando a quanto riferito dal sindaco Susino, la struttura è fruibile ma non per l’eventuale pubblico, poichè non vi sono state realizzate le necessarie vie di fuga. Ci chiediamo: ma chi ha progettato il tutto?

Al “Ciccio Scapellato” uno dei problemi, a sentire il Geom. Torilla, è la mancanza di un paio di botole nei tombini elettrici, che sarebbero state rubate. Ma chi ha commesso il furto all’interno dello stadio? E perchè il tutto non è stato subito denunciato? Non ci sono due custodi pagati con soldi pubblici che dovrebbero vigliare?

E poi l’intervento dell’ex assessore Giovanni Savà: “Essendo la struttura ( Ciccio Scapellato) inagibile, se qualche giocatore si infortuna chi paga?”

Diversi gli interventi anche dei Consiglieri Comunali, tutti alla ricerca di eventuali responsabili.

Ma a chiudere il cerchio  e riassumere il  tutto ci ha pensato il presidente della “Koizumi”, Maurizio Pelligra, che ha addossato la colpa alla politica locale che in questi anni non si è interessata completamente dello sport, degli sportivi e delle strutture sportive, “altrimenti non saremmo arrivati a questo punto – ha detto Pelligra -. Lo sport fa crescere “puliti” i nostri ragazzi, senza le strutture adeguate, che fine faranno i nostri figli? Dove andranno? Come mai in tutti questi anni nessuno e dico nessuna amministrazione, nessun assessore, nessun funzionario abbia mai fatto qualcosa per mettere a norma il tutto o quanto meno sollevato il problema?”

Ovviamente da parte dell’amministrazione buoni propositi e risposte adeguate ad ogni domanda. Quello che conta però è la sostanza!