Sulla riapertura dell’anno scolastico a Scicli interviene con un comunicato stampa il Partito Democratico, rappresentato in consiglio comunale da Claudio Caruso, che evidenzia gli interventi edilizi che a pochi giorni dal ritorno degli alunni nelle scuole non sono stati effettuati.

.Nel documento diversi quesiti vengono posti all’amministrazione comunale, in particolare all’assessore Riccotti: “sono stati effettuati gli interventi di edilizia leggera necessari per allargare alcune classi? Il terzo piano dell’edificio di piazza Italia è inagibile e vuoto da diverso tempo, per via di infiltrazioni dal tetto; visto che servono spazi aggiuntivi, sono stati effettuati i lavori per renderlo idoneo all’utilizzo? Il primo piano dell’edificio di via Milizie a Donnalucata è inagibile per infiltrazioni dal tetto e dalle finestre, e ha un impianto elettrico non funzionante; sono stati effettuati i lavori di manutenzione promessi? Le scuole dell’infanzia si Sampieri, Cava d’Aliga e Donnalucata hanno fatto richiesta di spazi aggiuntivi, quali i centri di incontro delle rispettive borgate; il Comune ha concesso tali locali o intende farlo? Piuttosto che ridurre l’ora a 50 minuti, non sarebbe opportuno ritornare all’orario su sei giorni piuttosto che cinque (lasciando gli importanti spazi scolastici inutilizzati per due giorni a settimana)? E in tal caso, il Comune è in condizione di offrire il servizio di trasporto degli alunni per il sabato? Piuttosto che ricercare locali in affitto a Jungi, è stato valutato il completo recupero di tutti i locali degli edifici di piazza Italia e di San Nicolò? Da almeno un anno era stata assicurata la riapertura dei locali della mensa scolastica nei locali di via Pietro Nenni; è stato fatto qualcosa rispetto a un anno addietro?

La circolare emanata dall’assessore regionale all’istruzione Roberto Lagalla non differisce l’apertura al 24 settembre, ma concede tale possibilità – eventuale – alle istituzioni scolastiche dove saranno insediati i seggi elettorali per la consultazione referendaria. Il differimento è, quindi, una facoltà, il cui esercizio compete alle istituzioni scolastiche. Non comprendiamo poi perché la notizia del differimento – si legge ancora nel documento – sia stata data dall’amministrazione, con un comunicato più propagandistico che informativo, e non dai dirigenti degli istituti interessati. Pare di comprendere, in base alla dichiarazione del vice sindaco Riccotti, che il differimento riguardi gli istituti comprensivi nella loro interezza, mentre sappiamo che i seggi elettorali sono insediati solamente in alcuni plessi degli istituti, e non in tutti. Il differimento, a questo punto, dovrebbe riguardare solamente i plessi interessati, e non l’intero istituto.

Siamo fermamente convinti che, con un anno scolastico che potrebbe riservare incognite dovute alla pandemia, e con le scuole chiuse dagli inizi di marzo, il differimento dell’apertura fosse assolutamente da evitare, e che il diritto all’istruzione non debba passare in secondo piano rispetto al pur necessario insediamento dei seggi che, piuttosto, avrebbero potuto essere collocati in altre sedi. Partiamo tutti con la consapevolezza – affermano dal PD – che la gestione di questo anno scolastico potrà essere complessa, per questo servono informazioni chiare e collaborazione tra istituzioni.”