“Dopo momenti di grande incertezza, tutto si è risolto nel migliore dei modi. Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha assunto la decisione più saggia, adesso la speranza è che i tre ragazzi ricoverati in ospedale riescano a superare questa fase critica”. Lo afferma il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, poche ore dopo l’ultimo sbarco di migranti, avvenuto nella tarda serata di ieri al porto.

I migranti erano a bordo di un barcone, arrivato autonomamente sulla costa pozzallese, scortato dai mezzi navali di Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto. L’autorizzazione allo sbarco è arrivata poco dopo l’arrivo del barcone sovraffollato, tantè che poco prima della mezzanotte, dopo lo sbarco di donne e bambini. L’imbarcazione si è leggermente inclinata. Da qui la decisione di sbarcare immediatamente il resto del gruppo.

Il Sindaco Ammatuna ringrazia il Prefetto di Ragusa Filomena Cocuzza che ha seguito le operazioni di sbarco, a dimostrazione della vicinanza delle Istituzioni. Un ringraziamento è rivolto anche agli operatori, al personale sanitario, alle forze dell’ordine e alle organizzazioni umanitarie.

Il primo cittadino informa che a giorni in Prefettura sarà firmato un protocollo d’intesa sul nuovo ruolo del Comune di Pozzallo all’interno dell’hotspot. Un ruolo indispensabile che ha assicurato sinora il buon andamento della struttura.

Lo sbarco di ieri sera ha mostrato qualche criticità nel sistema di accoglienza e una non ottimale organizzazione della nuova società che gestisce l’hotspot. Criticità sulle quali bisognerà tornare per riportare il sistema di accoglienza ai livelli di eccellenza del recente passato.

Criticità si sono registrate anche al “Maggiore” di Modica.




Tra i migranti sbarcati anche una bimba di 15 giorni partorita nel lager. Aveva tracce di sangue sul corpicino e i segni del cordone ombelicale al collo. La madre, violentata nel lager, ha solo 19 anni e ha partorito da sola, forse dovendo persino tagliare il cordone.  “Oggi, questi visi ci ricordino di restare dalla parte delle donne vittime di violenza, qualunque sia il colore della loro pelle. Prima gli umani” – affermano gli operatori volontari di “Misericordia Modica”, intervenuti sul posto per dare soccorso.

“In queste ore – fanno sapere gli operatori di Misericordia Modica – abbiamo ricevuto diverse offerte di aiuto per la bambina arrivata stanotte a Pozzallo, dai pannolini alle tutine. Chi lo desiderasse può scrivere il proprio numero di telefono tramite messaggio privato alla pagina. La Misericordia di Modica si renderà garante di trasparenza e vi contatterà nel caso in cui siano necessari gli aiuti che ci avete generosamente offerto”.