Sono arrivati ieri pomeriggio alle 14.00, 524 migranti al porto di Pozzallo, soccorsi il giorno prima dalla nave di Medici senza Frontiere, Burbon Argos. La polizia ha fermato e condotto in carcere, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, oggi tre scafisti:  un tunisino, di 23 anni, BARHOUMI Tarah, un marocchino, coetaneo ISMAIL Hassan, che erano alla guida del gommone con a bordo 96 migranti;  mentre il barcone in legno, con 428 persone a bordo, era comandato da un egiziano, di 68 anni, HAMED Mustapha. Nelle imbarcazioni hanno rischiato la vita, per le condizioni fatiscenti dei natanti,  donne incinte, almeno 4, bambini e neonati provenienti

Da Eritrea, Somalia, Etiopia, Marocco, Egitto, Tunisia e Siria.

Nel volgere di 24 ore sono stati identificati tutti gli migranti approdati, che sono stati ospitati al centro di primo soccorso e accoglienza di Pozzallo, mentre già oggi alcuni di loro stati trasferiti in altre sedi.

Per l’identificazione degli scafisti sono stati fondamentali gli interpreti, che provenienti dalle stesse zone dalle quali sono fuggiti i migranti, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei fermati.

Dal racconto dei migranti è emerso che in un mese di attesa all’interno di capannoni, quasi tutti hanno contratto la scabbia. Gli extracomunitari sono già sotto controllo medico.  Non ci sono casi di altre malattie gravi. I profughi hanno dichiarato di avere pagato circa 1.500 dollari, circa 1300 euro a testa,  facendo incassando all’organizzazione 800.000 dollari.

Nel 2015 sono 144 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati 200 scafisti dalla Polizia Giudiziaria.

Viviana Sammito