sbarco luglioPartiti dalla Libia in diversi momenti a bordo di gommoni, sono stati soccorsi e condotti a Pozzallo, dove la Polizia ha già raccolto in 18 ore di intenso lavoro, gravi indizi di colpevolezza a carico di:

DIOUF Omar, nato in Gambia in data 01.01.1996, SOLOMON Mouses, nato in Nigeria il 15.05.1979, AMADASUN Christ, nato in Nigeria il 22.07.1996 e MERUWMA Moses, nato in Nigeria il 17.07.1984.

I responsabili del delitto previsto dall’art. 12 D.Lgs.vo 25.7.1998 nr. 286, concorrevano con altri soggetti presenti in Libia al fine di trarne ingiusto ed ingente profitto, compiendo atti diretti a procurare l’ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari. Il delitto è aggravato dal fatto di aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale in Italia di più di 5 persone; perché è stato commesso da più di 3 persone in concorso tra loro; per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale delle persone esponendole a pericolo per la loro vita e incolumità ed inoltre per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale le persone sono state sottoposte a trattamento inumano e degradante.

I migranti provenienti dal centro Africa sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri.

MODALITA’ DI SOCCORSO IN MARE

Alle ore 11:15 del giorno 19.07.2016, la nave “AHTS Bourbon Argos” su disposizione di IMRCC Roma, si approssimava a una imbarcazione, tipo gommone con a bordo circa 130 migranti di nazionalità subsahariana, nelle acque antistanti le coste libiche. Alle successive ore 11:20, avevano inizio le operazioni di imbarco che avevano successivo termine alle ore 11:35.

Al termine del trasbordo e su disposizione di IMRCC Roma la nave in parola effettuava altri 4 soccorsi.

Dopo aver trasbordato 649 migranti, la nave, per disposizioni delle autorità italiane, dirigeva verso il Porto di Pozzallo (RG), ove giungeva alle ore 07.50 del 21.07.2016.

ORDINE PUBBLICO ED ASSISTENZA

Il lavoro degli agenti della Polizia è sempre molto difficile in quanto bisogna far conciliare le esigenze di ordine pubblico, quelle di Polizia Giudiziaria ed ovviamente l’assistenza ai migranti appena sbarcati che resta prioritaria.

Il Funzionario dirigente del servizio di Ordine e Sicurezza Pubblica della Polizia di Stato, con a disposizione decine di uomini, ha dovuto poi coordinare, le immediate partenze, i trasferimenti dall’Hot Spot ad altre regioni e l’accoglienza di centinaia di migranti.

Le operazioni di sbarco non hanno fatto registrare criticità ed è stata prestata la massima attenzione verso i soggetti che avevano bisogno di cure mediche, in particolar modo diverse donne incinte e minorenni.

Alle procedure hanno partecipato 30 Agenti della Polizia di Stato, nonché appartenenti alle altre Forze dell’Ordine, la Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana, Esercito Italiano ed i medici dell’A.S.P. per le visite mediche.

Al riguardo, le attività dell’Ufficio Immigrazione della Polizia di Stato risultavano complesse, dovendo essere espletate in tempi ristretti, così da permettere anche un immediato invio degli ospiti in altre strutture d’accoglienza.

La Polizia Scientifica ha lavorato consequenzialmente senza sosta per le operazioni di preidentificazione e fotosegnalamento, in considerazione dei nuovi arrivi. Si sta procedendo al fotosegnalamento dei migranti sbarcati ed al loro trasferimento ad operazioni ultimate, da parte degli uomini della Polizia di Stato che lavorano senza sosta.

LE INDAGINI

Gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile Questura di Ragusa – con la partecipazione di un’aliquota dei Carabinieri e della Guardia di Finanza non hanno ancora concluso le indagini poiché sono molteplici le operazioni di soccorso, ma già sono stati individuati ben 4 scafisti.

Le indagini della Polizia in questi casi diventano molto complesse, bisogna creare tanti team per quanti sono i natanti tratti in salvo. Anche in quest’ultima occasione è stata fondamentale la presenza degli interpreti provenienti dagli stessi paesi dei migranti sbarcati che ormai fanno parte del team della Polizia.

Anche in questo caso i migranti, dopo una breve permanenza presso i capannoni in Libia sempre pieni di uomini e donne pronti a partire, sono stati fatti salire a bordo di gommoni durante le prime ore del giorno e dopo 8 ore di navigazione sono stati soccorsi.

Al timone sempre un migrante che si offre di condurre l’imbarcazione per non pagare il viaggio o per poche centinaia di dollari, spesa minima per gli organizzatori che incassano quasi un milione di dollari per un viaggio da 649 persone.

Al termine della prima parte delle indagini, i testimoni già escussi hanno permesso di individuare 4 scafisti che hanno condotto i gommoni soccorsi. Adesso bisogna attendere la chiusura delle indagini per individuare gli ultimi scafisti, stante le attività mai interrotte dei poliziotti.

Gli scafisti già individuati sono stati fotosegnalati dalla Polizia Scientifica in quanto autori del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per poi essere condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea.

La Squadra Mobile di Ragusa, da un’attenta analisi dei risultati del sistema di rilevamento delle impronte digitali fornito dalla Polizia Scientifica, ha tratto in arresto OKELEKE Ifeanyi nato in Nigeria il 28.04.1983 per aver fatto ingresso in Italia dopo essere stato espulso con accompagnamento coatto in Nigeria ad aprile del 2016.

L’uomo era stato in Italia dal 2008 fino alla sua espulsione. Più volte identificato e sempre privo di documenti, aveva commesso diverse violazioni della normativa sugli stranieri ma mai altri reati. Ad aprile di quest’anno era stato espulso con accompagnamento coatto dalla Questura di Brescia per ordine del Prefetto. Dopo pochi mesi in patria ha tentato di fare ingresso clandestinamente in Italia ma ieri la Polizia di Stato lo ha debitamente controllato e tratto in arresto così come prevede la normativa vigente.

LA CATTURA

Le indagini condotte dalla Polizia Giudiziaria, hanno permesso anche questa volta di sottoporre a fermo di indiziato di delitto il responsabile del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa, gli investigatori hanno infatti ristretto gli scafisti che dopo le formalità di rito e l’identificazione da parte della Polizia Scientifica sono stati condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea impegnata in prima linea sul fronte immigrazione. Sono ormai quotidiane le udienze di incidente probatorio e quelle che portano alla condanna degli scafisti, rispettivamente per la ulteriore cristallizzazione in sede processuale della prova anche ai fini dibattimentali. Al riguardo molte le sentenze di condanne dell’Autorità Giudiziaria.

BILANCIO ATTIVITA’ DELLA POLIZIA

Nel 2016 sono 95 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati 150 scafisti dalla Polizia Giudiziaria. Inoltre, sono in corso numerose attività in collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane della Polizia di Stato (coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste straniere a quelle Italiane.