Si era parlato di Padua Rugby Ragusa e Catania 2009 come di una finale, e gli uomini di Peppe Gurrieri, fin dal primo minuto, l’hanno interpretata proprio in questo modo, giocando con il coltello tra i denti, avanzando con la mischia quando necessario e aprendo il gioco quand’era il momento, sempre con la consapevolezza che una vittoria o una sconfitta avrebbe cambiato, in una direzione o nell’altra, senso al loro campionato. Per questo, fin dal fischio d’inizio, preceduta dall’esibizione dalle “Eagles”, le cheerleader ragusane che oggi hanno sostenuto la squadra di casa, i giocatori in maglia biancazzurra si sono subito riversati nella metà campo avversaria, per far capire a tutti chi era la squadra più forte. Così, al primo affondo, le lancette del cronometro avevano appena completato il primo giro, Peppe Iacono porta in vantaggio il Padua, con una meta che arriva dopo una punizione battuta veloce dai 5 metri catanesi e uno slalom tra la difesa etnea imbambolata. Lo stesso Iacono trasforma. 7 a 0.

In campo sembra esserci una sola squadra, il Padua, e si permette di fare il bello e il cattivo tempo. Dall’altra parte i tuttineri catanesi, probabilmente sorpresi dal veemente inizio veemente paduino, che non riescono a trovare il bandolo della matassa.

È così il XV di casa a tenere in mano le redini del gioco, stazionando perennemente nella metà campo ospite. Al 6° Valenti va in meta ma l’arbitro, l’ottimo signor Maurizio Costantino di Messina, annulla per un precedente fallo della difesa etnea. Si riprende con una punizione sui 22 catanesi che Peppe Iacono trasforma in tre punti. 10 a 0.

Il Catania 2009 latita, il Padua domina.  Al 12° arriva la seconda meta iblea. Pasticcio in ricezione della difesa catanese, la mischia biancazzurra contesta l’ovale agli avanti avversari e lo fa proprio, apertura veloce ai trequarti, pallone che arriva ad Enoc Valenti che va a segnare. Il piede di Peppe Iacono è ancora preciso e il risultato va sul 17 a 0. A questo punto i ragusani pensano di avere già in pugno la partita, alzano il piede dall’acceleratore e i circa duecento spettatori presenti sulla tribuna del Petrulli si rendono conto che in campo ci sono anche gli ospiti, anche se il pallino del gioco resta quasi sempre in mano alla squadra locale. Al 30°, però, gli avanti catanesi si spingono fin dentro l’area dei 22 iblea e poi con un colpo improvviso del possente pilone Jagic vanno a segnare l’unica loro meta della giornata. Finocchiaro trasforma facile. 17 a 7

Il Padua si scuote, capisce che le partite si vincono all’ottantesimo, ritorna a macinare gioco, e solo alcuni banali errori di trasmissioni gli impediscono di segnare altre mete.

Il primo tempo si chiude con gli iblei in attacco. Alla ripresa delle ostilità sono i catanesi a rendersi pericolosi in un paio di occasioni, anche se le loro azioni non sortiscono alcunché. Al 47° il primo cambio in casa biancazzurra: esce un buon Michele Campanella per Andrea Solarino. Un minuto dopo arriva la terza meta per la squadra di casa. Punizione battuta velocemente da Giovanni Raspaglia, avanzamento, ruck, scarico a Stefano Iacono, meta. Tutto facile, tutto semplice. Cecchino Iacono non sbaglia un colpo e porta la sua squadra sul 24 a 7. Il Padua sale in cattedra e sforna occasioni su occasioni. Al 55° ne concretizza una. Touche sui 5 metri, maul, avanzamento, e Lorenzo Castiello che si stacca e si tuffa in meta. Ancora tutto facile, tutto semplice. Questa volta Peppe Iacono, con la sua trasformazione, decide di colpire il palo. 29 a 7. Passano nove minuti e l’azione si ripete in fotocopia, anche se dalla parte opposta del campo e con Eugenio Lo Presti come protagonista. Peppe Iacono questa volta non centra i pali. 34 a 7.

La partita finisce qui. Il Padua attacca ancora ma la squadra sembra paga e non affonda con convinzione.

Da lì in poi da segnalare c’è solo il debutto di Paolo Bellio che, insieme ad Antonio Francone, al 70°, prendono il posto di Giuseppe Di Mauro e Giovanni Tumino, e il cartellino giallo, al 72°, per il catanese Finocchiaro per un fallo di antigioco.

Poi c’è la felicità dei giocatori iblei, che allungano sulle inseguitrici, grazie alla sconfitta interna dell’Audax Clan e alla vittoria senza bonus del Cus Catania.

Negli spogliatoi Totò Trovato riconosce la superiorità della squadra iblea. «Sapevamo di incontrare una buona squadra, che tra l’altro voleva anche rifarsi dalla sconfitta della settimana scorsa. In più noi siamo stati l’ombra della squadra che aveva vinto qui sette giorni or sono. La sconfitta è quindi giusta».

Peppe Gurrieri, invece, è contento per una vittoria che non ammette repliche. «I ragazzi hanno giocato bene. Oggi hanno messo in campo tutto quello che era mancato domenica scorsa. Noi quando giochiamo in velocità siamo micidiali. Dobbiamo solo farlo un po’ di più e con più continuità».

Man of the match Giovanni Raspaglia, oggi trascinatore della squadra e indomabile placcatore.

Adesso il campionato si ferma per le vacanze di fine anno. Si riprenderà il 15 gennaio con, al campo della Cittadella Universitaria, Cus Catania-Padua Ragusa, big match della giornata e, probabilmente, partita decisiva per la vittoria finale. Ma prima, domenica 8 gennaio, si assegnerà la seconda Coppa Barocco. A contendersela il Padua e il Syrako Siracusa.