Gli indagati della vicenda “cani killer” che uccisero a Punta Pisciotto in territorio di Scicli, il piccolo modicano Giuseppe Brafa (nella foto), dovranno comparire per il processo ordinario il prossimo 14 marzo davanti al Collegio Penale.

Gli imputati sono il sindaco di Scicli, Giovanni Venticinque, difeso dall’avvocato Giovanni Riccotti La Rocca, accusato di omissioni di atti d’ufficio, omicidio e lesioni personali in concorso, Virgilio Giglio, il custode dei cani e proprietario dell’immobile dove deteneva gli animali a Punta Pisciotto, difeso dall’avvocato Francesco Riccotti, accusato di lesioni colpose aggravate, omicidio colposo aggravato; Saverio Agosta, Antonino Avola, Roberto Turlà, i veterinari dell’Asp, difesi dagli avvocati Fabio Borrometi, Enrico Platania e Bartolomeo Romano, accusati di omissione d’atti d’ufficio, falsità ideologica ed omicidio colposo, mentre i primi due e Agosta rispondono anche di omicidio colposo e lesioni personali colpose in concorso, Salvatore Calvo e Giuseppe Pisana, dipendenti comunali difesi dagli avvocati Luigi Piccione e Rosario Avveduto, rispondono il primo di interruzione di pubblico servizio ed in concorso di omissione di atti d’ufficio.

Non luogo a procedere nei confronti dell’ex comandante della polizia municipale di Scicli, Franco Nifosì, perchè deceduto.

I fatti risalgono al 15 marzo 2009, quando il piccolo Giuseppe, fu azzannato mortalmente da un branco di cani che, due giorni dopo, nonostante lo stato di allerta, ferirono gravemente la turista tedesca Marija Stefanie Mikulcic. E’  grazie all’arrivo casuale del Sindaco di Scicli  Venticinque che, visto ciò che stava accadendo sulla spiaggia di Pisciotto, si è precipitato sul posto cercando di far scappare i cani, che  la giovane turista non è stata sbranata completamente.