restusIl dipartimento di veterinaria dell’Asp di Ragusa ha ricevuto un riconoscimento per il progetto – Restus, la  collaborazione italo tunisina che ha consentito un confronto costante fra le situazioni epidemiologiche delle malattie animali in Sicilia e in Tunisia.La Tunisia e la Sicilia fanno parte del bacino del Mediterraneo e sono particolarmente esposte a queste malattie.

Stretta di mano tra l’Asp di Ragusa e il  Ministro della Salute della Tunisia per i proficui risultati del progetto “RESTUS”, nato dalla collaborazione italo tunisina. Si tratta di una due giorni, che si è tenuta il 9 e il 10 febbraio,  sulle malattie infettive vettoriali comuni all’uomo e agli animali, la cui prevalenza è in aumento in tutto il mondo. Il progetto RESTUS, finanziato dal programma ENPI di cooperazione transfrontaliera Italia-Tunisia 2007-2013,  ha come scopo lo studio delle Malattie a Trasmissione Vettoriale di tipo Zoonotico– MTVZ . Questo allarmante aumento spiega il motivo per il quale sono considerate malattie emergenti, in quanto sensibili ai cambiamenti ambientali e climatici (surriscaldamento e umidità).

La Tunisia e la Sicilia sono particolarmente esposte a queste malattie. Data la vicinanza delle regioni costiere del Mediterraneo, i rischi di introduzione delle MTV devono essere controllati dai due Paesi, al fine di gestirne il propagarsi nei continenti e di monitorare lo stato di avanzamento di alcuni vettori come la zanzara tigre. Il progetto ha stabilito: protocolli per il monitoraggio dei vettori biologici (raccolta di zecche e pulci, cattura di zanzare); di studiare la loro biologia (zone di distribuzione, fattori favorevoli alla loro espansione); di conoscere l’epidemiologia delle malattie studiate in Tunisia e in Sicilia, negli animali e nella popolazione umana; di migliorare le capacità diagnostiche e di individuazione, e di proporre programmi di lotta adatti al contesto regionale. Lo scopo del progetto è risolvere le difficoltà di indagine scientifica per promuovere l’avanzamento tecnico dei ricercatori delle due regioni. Il programma è stato realizzato con i  partner: la Scuola di Medicina Veterinaria di Tunisi; l’Osservatorio Nazionale delle Malattie Nuove ed Emergenti; l’Unità di Geomatica della Facoltà di Lettere di Manuba.  Per la Sicilia hanno partecipato: l’Istituto Zooprofilattico di Palermo – l’Asp di Agrigento e l’Asp di Ragusa.

Presenti al   congresso finale, in rappresentanza dell’Azienda Sanitaria di Ragusa,   il dott. Giorgio Bandino,  responsabile scientifico del progetto e la dott.ssa Lucia Ingarao coordinatore  amministrativo.

Viviana Sammito