Ragusa – Un corso di leadership per le Associazioni di volontariato
- 31 Ottobre 2013 - 18:24
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Come tutte le organizzazioni, anche le associazioni di volontariato, nel loro funzionamento, fanno i conti con il fattore umano. Anch’esse perciò devono saper gestire il personale, rispondere ai cambiamenti del contesto, adeguare i modelli organizzativi. E questo è stato l’obiettivo del corso organizzato dal Centro di Servizio per il Volontariato Etneo nella sede di Ragusa, dove nei giorni scorsi si è concluso il “Percorso di accompagnamento al ruolo di dirigente”.
Si è trattato di un’attività di formazione sul ruolo di leadership che ha suscitato forte interesse tra i soci e i volontari delle organizzazioni di volontariato del territorio ragusano. I volontari, e in particolare i responsabili, sono infatti consapevoli che le associazioni, oltre a svilupparsi e prosperare, talvolta anche falliscono più per ragioni umane e sociali, che per cause di natura strettamente economica. Occorre quindi che le organizzazioni siano capaci di attuare una gestione proiettata in futuro e adeguata a contesti in continuo movimento, compresi i cambiamenti repentini di legislazione, e che i dirigenti siano dotati di strumenti e metodi utili alla gestione dei processi associativi.
Il corso ha pertanto trattato argomenti come missione, strategia, governo nelle associazioni di volontariato; ruolo, capacità e conoscenze della figura del dirigente; facilitazione e leadership; modelli organizzativi e di gestione.
“Un aspetto fondamentale dell’attività dei Centri di Servizio – afferma il consigliere del CSVE, Gaetano Pernice – è indubbiamente quello della formazione dei volontari. Formazione necessaria al fine di arricchire e meglio strutturare la figura del volontario, oggigiorno perno importante del nostro welfare sociale. Nello specifico, quello appena concluso è un corso mirato a sviluppare le potenzialità, insite in ognuno di noi, di dimostrarsi leader e punto di riferimento all’interno del gruppo di volontari con il quale ed all’interno del quale ci si trova ad operare. Rilevo con soddisfazione, per le energie profuse per la sua realizzazione, la numerosa e sentita partecipazione da parte dei volontari – conclude Pernice – che hanno seguito con particolare attenzione l’intero svolgimento del corso e che al termine hanno esternato vivo apprezzamento per la sua utilità concreta”.
giovanni raffaele la magra
Ritengo che i corsi di (in ) formazione siano fondamentali e che però e , allo stesso tempo , non si dimenticasse che il volontario è una persona che dà il suo supporto e che è dunque già formata dalla sua esperienza sia lavorativa che di studente ma che appunto e a mio parere deve essere solo ( in ) formata , per dare il suo contributo al meglio e non per sostituirsi alle istituzioni . Dunque è questa la strada giusta per incrementare sempre di più la cultura del volontariato , spontaneo , gratuito e disinteressato e cioè il donarsi senza chiedere in cambio nulla .