Massimiliano-Ragona-274x300Un pregiudicato ragusano, reo confesso, ha rubato dalla segreteria di una scuola le borse a due insegnanti e ha speso in tre gioiellerie e un negozio di telefonia, con la carta di credito di una di loro, più di 1000 euro, già restituiti alla vittima del furto.

L’uomo, era entrato sabato, in orario di chiusura, in una gioielleria tra via Roma e Corso Italia a Ragusa  e aveva tentato di effettuare un pagamento con una carta di credito del circuito VISA, intestata ad una donna. Il gioielliere, pur avendo effettuato la transazione, si è rifiutato di consegnare l’acquisto del ragusano e questi, senza fare opposizione ha spiegato che la carta di credito è intestata alla sorella, impossibilitata a recarsi in gioielleria, e subito dopo si è dileguato.  Il pregiudicato però ha ben pensato di provarci in altre due gioiellerie, tutte nella stessa zona.

Entrambi i proprietari hanno segnalato il caso alla Questura di Ragusa fornendo anche un identikit dell’uomo.

I poliziotti lo hanno identificato come il  noto pregiudicato ragusano, il 37enne Massimiliano Ragona, già condannato per furto aggravato con sentenza definitiva ed ammesso alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali che stava scontando presso un Centro di recupero sito a Ragusa.

E’ iniziata la caccia all’uomo che è stato intercettato in un noto negozio di telefonia dov’è stato bloccato.

Ragona aveva in mano un telefono del valore di 89.00 euro, comprensivo di scheda e cover riferendo agli agenti di averlo acquistato regolarmente.

Anche in questo caso l’esercente ha formalizzato la denuncia nella quale ha spiegato che aveva in buona fede, erroneamente, creduto che in effetti la donna titolare della carta di credito fosse la sorella di Ragona.

Dall’attività di indagine è emerso che RAGONA, in due distinte occasioni, si era introdotto all’interno di un Istituto Scolastico, a Ragusa, dove aveva per l’appunto rubato documenti e denaro contante dalle borse di due insegnanti:  la prima aveva formalizzato la denuncia lo scorso 18 settembre, la seconda – che era per l’appunto la proprietaria della carta di pagamento utilizzata – ha detto di essersi accorta del furto, perpetrato poche ore prima,  solo dopo essere stata contattata dalla Polizia.

1.250.00 euro la somma complessivamente risultata dalle transazioni eseguite dal Ragona con la carta di credito della professoressa: gli importi corrispondenti alle transazioni eseguite nei negozi tra via Roma e Corso Italia – così come accertate dalla Polizia – sono state restituite  in contanti nelle mani della denunciante nel pomeriggio dello stesso sabato.

Messo alle strette, il pregiudicato ragusano ha ammesso di essersi introdotto all’interno dell’istituto scolastico nel corso della mattinata di sabato  da dove aveva sottratto un portafogli da donna contenente la carta di credito; stesse modalità erano state consumate solo pochi giorni prima, appunto il 18 settembre.

La polizia ha anche rinvenuto il portafogli che, subito dopo il furto, era stato occultato all’interno del cestino dei servizi igienici di un bar ubicato in Viale Europa, successivamente recuperato dagli operatori.

Il 37enne pregiudicato ragusano è stato posto al regime di arresti domiciliari  per furto aggravato e per utilizzo indebito di carta di credito.

Solo il 19 luglio di quest’anno, Ragona – che annovera svariate condanne per furto aggravato, rapina ed evasione – era stato scarcerato dalla Casa Circondariale di Augusta per essere ammesso al regime di affidamento in prova ai servizi sociali quale misura alternativa alla detenzione in carcere.

Viviana Sammito