(Nella foto a sx Peppe Caruso)

I tuttoneri del presidente Sartorio ci prendono gusto inanellando un altro weekend da incorniciare con le vittorie nelle quattro categorie del progetto RAC.

Sabato allo “Sperone” di Messina, sono scese in campo le due formazioni U14 del RAC contro i parigrado della città dello stretto Amatori e Logaritmo, il RAC1 ha ceduto la posta al Logaritmo Me per 37 – 0 mentre il RAC2 ha avuto ragione dell’Amatori Me con il risultato di 39 – 21. Buona nel complesso la prestazione delle due formazioni ragusane, frutto dell’impegno costante di tutto lo staff del progetto AUDAX, oggetto fra l’altro di attenzioni a carattere nazionale.

Domenica è stata la volta delle formazioni U16, U20 e serie C; al seguito della formazione maggiore i ragazzi della 16 hanno piegato i padroni di casa del Miraglia Rugby con un netto 05 – 31, piacevole l’incontro con continui cambiamenti di fronte ai quali gli iblei hanno opposto un’ordinata difesa e un concreto possesso palla in attacco. Gli Iblei chiudono il primo tempo con il punteggio di 12 a zero frutto delle mete di Iacono e Zago di cui solo una trasformata da Guastella. Al 5° minuto del secondo tempo siamo già sul 19 a zero sempre per gli iblei grazie alla meta di Lupan trasformata da Guastella, ma la partita è vibrante e non si può abbassare la guardia, infatti al 10° minuto gli Agrigentini accorciano le distanze andando in meta (5 – 19), lo svarione dura poco al 15° è Spataro a varcare la linea di meta (con dedica alla zia che lo guardava dalla tribuna) (5 – 24), il ragazzo si ripete…. Con relativa dedica e lancio di bacio ad una entusiasta zia, sarà poi Guastella a fissare lo scorer sul (5 – 31) finale.

Quasi in contemporanea giunge da Ragusa il risultato della netta vittoria colta dai giovani dell’U20 ai danni dell’Amatori Catania per (40 – 29), un plauso a tutti i giocatori con Giulio Sartorio e Ciccio Failla in evidenza.

Con una prestazione corale di notevole spessore in serie C il RAC ha domato una volenterosa Miraglia strapazzandola quasi più del dovuto con il risultato finale di (10 a 77), nulla da fare oggi per i ragazzi di coach Zambuto che niente hanno potuto di fronte alla maggiore organizzazione di un RAC poco sciupone e bello da vedersi.

Sinfonia RAC con tutti gli attori che si muovono ad unisono permettendo l’acuto del nostro “tenore” Caruso che forse non sa cantare ma correre si! L’ala in evidente giornata di grazia chiuderà l’incontro con ben cinque mete all’attivo di cui quattro nel primo tempo. Oggi però è tutto l’organico RAC a fare notizia, certamente siamo davanti ad una evoluzione mentale di stampo anglosassone alla quale ci si sta abituando.

Capitan Pluchino superbo alla guida della mediana, innesca facilmente i ¾ iblei che si fanno trovare sempre pronti ad affondare il colpo, così al 3° minuto all’8° ed al 22° assistiamo al Caruso show tre mete di cui solo una trasformata da Bellina Alessandro (0 a 17), appena il tempo di ripartire e questa volta è Bellina A. varcare la linea di meta (0 a 22) e bonus. Gli Agrigentini cercano di imbastire una azione che meriti tale nome e ci riescono al 28° quando con il pack posano l’ovale aldilà della linea di meta (7 – 22). Al 29° il veterano Dinatale lascia il posto a Leggio per un acutizzarsi di uno strappo all’adduttore dx. Riprende la competizione al 30° Caruso, oggi con le ali ai piedi, si invola in meta per la quarta volta (7 – 27), appena quattro minuti dopo è la volta del secondo centro Bellina A. a varcare la linea di meta e riuscire nella trasformazione (7 – 34). Dispiace dirlo ma in campo c’è una sola squadra, gli agrigentini fanno quello che possono ma la macchina bellica RAC oggi è irrefrenabile, al 39° Cannata dimostra a tutti cosa è capace di fare rompendo due placcaggi ed andando in meta da vero gladiatore, Bellina A. trasforma prima di andare al riposo sul (7 – 41).

Seconda frazione di gioco, solito valzer delle sostituzioni Puglisi rileva Boschi mentre Minardi lascia il posto a Firrito. Riscatto del pack tuttonero, al 42° minuto Furnaro va in meta al centro dell’H, Pluchino non fallisce la facile trasformazione (7 – 48), al 50° altro doppio cambio Nicita e Picciarelli mandano Bella ed Avola sotto la doccia ed affiancano Mattocci in prima linea, il tallonatore oggi si è autoproclamato unico “SAMAORI” (aggettivo da lui stesso coniato) del gruppo, bontà sua! È proprio Nicita appena entrato ad andare in meta al 52° minuto depositando l’ovale al centro dell’H, Pluchino trasforma nuovamente (7 – 55), al 62° l’arbitro Egitto, discreta la sua direzione gara, concede ai padroni di casa un c.p. per un fallo da terra, trasformato si va sul (10 – 55), al 66° stupenda giocata del mediano d’apertura Pluchino che partendo dalla propria area dei 22 effettua un calcio a seguire e ripreso l’ovale va a depositare in meta vicino alla bandierina, si incarica anche della trasformazione ma la posizione appare impossibile (7 – 60). Al 72° sarà la volta di Bellina A. portare il risultato sullo (7 – 65) e tre minuti dopo al 75° Caruso mette il suo quinto sigillo su un incontro che ricorderà per sempre, Pluchino sbaglia la successiva trasformazione (7 – 70), al 78° c’è ancora tempo per vedere all’opera la leggiadra danza di Leggio che con finte virtuose fa sedere almeno quattro avversari prima di involarsi in meta, Pluchino trasforma inchiodando lo scorer sul risultato finale di (7 – 77).

Il ds Buscemi “Una squadra compatta e bella da vedersi, specie quando in sesta fase difensiva non dava spazio agli avanti avversari vanificandogli ogni velleità. Ottenuto il possesso palla non c’è stata storia. Il Miraglia è una buona formazione con buone individualità. Adesso ci prepariamo per i prossimi incontri che saranno certamente più duri ma per quanto abbiamo espresso in campo oggi resto fiducioso”.