Gli uomini della Squadra Volanti della Questura di Ragusa, hanno proceduto ad arrestare un 16 enne e denunciare in stato di libertà i suoi complici tutti coetanei.

Martedì sera i quattro minorenni dopo aver pianificato il tutto presso la loro base operativa in Piazza San Giovanni, si sono recati presso l’abitazione da loro presa di mira in quanto avevano effettuato un precedente sopralluogo ed erano a conoscenza che temporaneamente non fosse abitata ma che all’interno vi erano dei personal computer. Tutti e quattro i giovani una volta arrivati davanti la porta di casa provavano ad entrare e prima uno e poi l’altro con spallate e calci riuscivano a rompere la porta. Avendo creato parecchio rumore, una vicina di casa si insospettisce e si affaccia al balcone sorprendendoli mentre stavano entrando, grida loro di andar via ed i giovani ladri si allontanano scappando in direzioni diverse. Un piano ben studiato ma sfumato per la solerte ed attenta vicina di casa.

Visto che era sfumato il primo piano i 4 giovani decidono di riprovare e di farlo nella stessa abitazione. Dopo circa un’ora dal primo tentativo i giovani si incontrano nuovamente ma questa volta decidono di dividersi i compiti in modo ben preciso. Vista la vigilanza dei vicini, tre dei minori faranno da palo ed uno farà ingresso in casa per prelevare il computer. La porta dopo il tentato furto delle 20 è stata riparata dal cognato del padrone di casa, al momento assente per motivi di lavoro. Nonostante la catena ed un grosso catenaccio la porta viene nuovamente forzata ed il capo banda entra dentro, si impossessa del computer e quando fuori viene sorpreso proprio dal cognato che poco prima aveva riparato la porta apponendo un grosso lucchetto. Mentre il cognato del proprietario dell’abitazione bloccava due dei quattro giovani, gli altri si davano alla fuga, ma la figlia del buon vicino di casa contattava subito la polizia che in pochi istanti giungeva sul posto con numerose volanti bloccando i minori conducendoli in Questura.

Nel giro di un’ora circa gli agenti hanno individuato gli altri due minori che si volevano confondere tra i coetanei in piazza San Giovanni facendo finta di nulla; appreso che erano stati individuati, alla vista degli agenti si davano a precipitosa fuga ma venivano bloccati a distanza di poche decine di metri ammettendo le loro responsabilità.