Etica della conoscenza, etica della responsabilità: “Di fronte a una classe politica che ha distrutto, per distrazione o incompetenza, ciò che avevamo costruito a cavallo tra gli anni novanta e il duemila, è doveroso tornare in campo”.
Giovanni Mauro è pronto a lasciare il ruolo istituzionale, che ricopre alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per impegnarsi per il territorio: “Non importa se alla Regione, al parlamento nazionale o nella sindacatura di Ragusa, non inseguo primati personali, ma mi accorgo che la nostra comunità non è più rappresentata”. L’occasione delle dichiarazioni l’incontro odierno, con la stampa, nel capoluogo ibleo.
In che senso? “Avete seguito il dibattito sull’Università a Ragusa? Il problema pare confinato a questioni di lana caprina se fare o non fare un ricorso al Tar.
Ma è questo l’angusto orizzonte politico di chi amministra le istituzioni iblee? Sull’atto di nascita del Consorzio Universitario Ibleo c’è il nome del sottoscritto e dell’allora sindaco di Ragusa Giorgio Chessari. Quando decretammo la nascita dell’Università in provincia avevamo un progetto di sviluppo in testa, di crescita. Oggi, a fronte delle difficoltà finanziarie del Consorzio qual è la risposta? Avevo lavorato alla modifica dello Statuto del CSI per favorire l’ingresso dei privati, la Bapr, che si era detta disposta a finanziare un corso di perfezionamento in tecnica bancaria, un gruppo di imprese austriache, pronte a scommettere sulle nuove energie. Fare politica significa progettare e sapere costruire futuro. Quando attraverso il viadotto di Modica Alta, penso: “Questo l’ho realizzato io”. Quando vedo otto nuovi istituti superiori in provincia, posso affermare: “Sono nati con la mia amministrazione provinciale”. Non sembri presuntuoso. In sette anni di Presidenza della Provincia ho realizzato opere, fatti concreti, oggi visibili a tutti.
Per questo torno alla politica attiva nel territorio. Lo faccio da cattolico, che sente il peso dell’etica della conoscenza e dell’etica della responsabilità. Chi sa e sa anche fare, non può sottrarsi dal peso di dare agli altri”.
Cosa serve per rilanciare la provincia? “Rifacciamo il patto territoriale, rimettiamo al centro le nostre piccole e medie imprese e l’occupazione. Ma serve credibilità e capacità di sintesi per fare questo. Gli slogan, i sei per tre, i baci e gli abbracci a bambini e vecchietti li lasciamo ad altri”.

Ragusa, 22 settembre 2012

Sen. Giovanni Mauro