È stata effettuata ieri l’autopsia sul corpo di Larysa Lysenko, la donna ucraina di 57 anni trovata morta domenica scorsa all’interno dell’abitazione di Via Carmine a Ragusa. Ad effettuare l’esame autoptico è stato il medico legale Giuseppe Iuvara collaborato dall’esperto tossicologico Pietro Zuccarello, i due hanno ricevuto l’affidamento dell’incarico nella mattinata di ieri da parte del P.M Marco Rota.

Per conoscere gli esiti ci vorranno 90 giorni.

Si cercano tracce che possano stabilire se il decesso della donna è stato causato da una qualche sostanza ingerita e se la stessa sia stata somministrata da altra persona.  Sul registro degli indagati è stato iscritto il 51enne che per primo ha chiamato i soccorsi e proprietario dell’abitazione all’interno della quale la donna si trovava al momento del decesso. Non si tratta, come si era detto inizialmente del marito.

Il reato contestato, come si legge nell’articolo del quotidiano La Sicilia a firma di Salvo Martorana, è quello di morte come conseguenza di altro delitto.

L’uomo, quindi, non è indagato per omicidio volontario. Probabilmente l’uomo aveva conosciuto Larysa Lysenko nella serata di sabato e dopo i due sarebbero andati a casa del 51enne.

Sul caso indagano gli uomini della Squadra Mobile di Ragusa che in queste ore hanno effettuato ulteriori rilievi nell’abitazione di Via Carmine. Completati gli esami, la salma della 57enne sarà consegnata ai familiari: il marito che abita a Ragusa e la madre che vive a Catania, per i funerali. Nessuno dei due ha presenziato all’autopsia.