operatori ecologiciNetturbini della ditta Busso, a Ragusa,  sono ancora in stato d’agitazione. La preoccupazione della Funzione Pubblica Cgil, Cisl e Uil è che nel capitolato speciale d’appalto, che stava per essere approvato dal consiglio comunale lunedì sera, non è prevista  la clausola di salvaguardia dei livelli occupazionali attuali: Giovanni Lattuca, della Cgil,  parla di un documento blindato e di un concreto rischio di perdita di unità lavorative, che può senza alcun vincolo decidere la nuova ditta che si aggiudicherà la gara d’appalto del servizio di igiene urbana, per 7 anni, con proroghe, per un importo di 100milioni di euro. Il timore è che la nuova impresa possa fare a meno di gran parte dei lavoratori assicurando, all’amministrazione comunale, con il risparmio sulle unità lavorative, di ulteriori servizi alla città: perché è su questi che verrà aggiudicato l’appalto. Un bando ritenuto  molto appetibile e quindi conteso da diverse ditte ecologiche.

Le sigle sindacali puntano al mantenimento die 170 posti di lavoro ed è la stessa richiesta presentata al prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè, che ha garantito la sottoscrizione di un accordo. Al vertice erano presenti il sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, il vice Massimo Iannucci e  l’assessore all’Ambiente, Antonio Zanotto. Un documento che la Cgil deve ancora leggere e che dovrà sottoporre all’attenzione degli operatori ecologici.

“Partecipiamo” Ragusa, il cui presidente è Giovanni Iacono, che presiede il civico consesso,  è intervenuta assicurando, come ha già fatto Iacono, che <<non è un problema di rischio di posto di lavoro perché nel capitolato speciale d’appalto, art. 30,  è prevista in maniera chiara e senza dubbi la clausola di salvaguardia dei livelli occupazionali attuali e la dotazione organica prevista è maggiore perfino della forza attuale. Non è problema di mancato ascolto perché sempre il presidente del Consiglio Comunale aveva proposto la votazione di un odg ulteriormente rafforzativo delle clausole di salvaguardia e l’amministrazione si era impegnata ad un confronto in prefettura.  Allora i fatti dimostrano che non si vuole che la gara venga fatta allungando, di fatto, la situazione attuale che vede un servizio, milionario che si proroga da 8 anni e che ha visto ingrossare il personale e le somme a carico del Comune per 1.300.000 euro in più l’anno  per raggiungere obiettivi di raccolta differenziata che non sono MAI stati raggiunti>>. Così partecipiamo presenta un’altra chiave di lettura alla vertenza dei netturbini, smentita dalla Cgil, la quale invece parla di una situazione di rabbia e preoccupazione per la perdita del lavoro, fortemente strumentalizzata dalle forze politiche.

Viviana Sammito