antonello-venditti-1Antonello Venditti si conferma il cantautore italiano tra i più influenti in Italia e un grande uomo capace di trasmettere le emozioni e le idee e a renderle vive nelle canzoni che scrive, raccontando di amici che non ci sono più, degli amori perduti e del perdono mai arrivato. Un groviglio di adrenalina, un amarcord della fine degli anni ‘70 e pure di tanto amore per la musica, come forma anche di denuncia sociale e politica. Tutto concentrato sul palco di piazza Libertà a Ragusa, per “Antonello Venditti Unplugged”, unica tappa nella Sicilia sud orientale. Un vanto per il Val  di Noto grazie al promoter Giovanni Gambuzza della GG entertainment sostenuto dal comune di Ragusa e da altri partner privati.

Sabato sera il grande pubblico, gran parte proveniente anche da Malta, ha accompagnato Venditti, come da lui chiesto dal palco, seguendo il ritmo dei brani da “Sotto il segno dei pesci”, “Roma Capoccia” “Bomba non Bomba – Giulia” “Lilly”, in questi ultimi si è rivelato un precursore di alcuni temi che oggi sono di pregnante attualità ma che scritti negli anni 70 – 80 sono stati invece etichettati come irriverenti e anti conformisti. Venditti ha ricordato di essere stato l’unico cantante ad avere sostenuto un processo fino alla Cassazione per vilipendio alla religione di Stato nella canzone che diceva: “ammazzate Gesù Cri’ quanto sei figo”. Era  il 1974.

antonello-venditti-2Il cantautore romano ha raccontato di “Sara” nell’album del 1978 “Sotto il segno dei pesci”, che è il prototipo  della femminista sopraffattrice  e Giulia (Bomba non bomba)  che parla del legame tra due donne, narrato in prima persona dall’autore, il quale a sua volta vuole Giulia – lesbica – che sceglie l’altra.  E poi c’è Lilly in cui si affronta, forse per la prima volta in Italia, il tema della droga.  Un concerto di due e ore e mezza che ha “rubato l’anima” a circa 2200 presenze – secondo le stime dell’organizzazione – con i pezzi cult intermezzati da momenti di riflessione e di elogio per la città di Ragusa da parte di Venditti.

“In questo mondo di ladri” è tra gli ultimi pezzi in scaletta, cantato e ballato da un pubblico travolto dal sound e dall’invito di Venditti a divertirsi.

Un live di altissimo livello, al quale ha partecipato in prima fila anche la prefetta, Maria Carmela Librizzi.

“E’ stata una straordinaria serata di musica, un concerto di notevole spessore che testimonia come, ancora una volta, Ragusa, ma più in genere i principali centri dell’area iblea, sia la cornice ideale per appuntamenti di così grande richiamo. Ringrazio il Comune – ha dichiarato Giovanni Gambuzza – per il supporto fornito e naturalmente le forze dell’ordine, grazie anche allo staff organizzativo che ha permesso che tutto si svolgesse senza alcun tipo di problema. Lo spettacolo è stato veramente superiore a qualsiasi tipo di aspettativa. Del resto, Antonello Venditti è un artista che non si discute. E lo ha dimostrato ancora una volta”.

Per Ragusa l’estate si è chiusa in bellezza e con il miglior auspicio di Antonello Venditti: “che la prossima sia sempre migliore”.

Viviana Sammito