
- 29 maggio 2020 - 18:15
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Ragusa – Denuncia pesca illegale in area protetta, le uccidono il cane
“Una nostra volontaria qualche giorno fa aveva presentato una denuncia presso le forze dell’ordine per pesca illegale nel Demanio Forestale di Randello, area naturale protetta. Successivamente la donna era riuscita a fare installare delle telecamere per produrre delle prove concrete contro dei pescatori tunisini abusivi, da cui è nata una contesa aspra e violenta a parole. Questa mattina l’animalista ha trovato davanti casa, a punta Braccetto, il cane randagio che seguiva da quattro anni morto. Dai primi accertamenti sul corpo è emerso che l’animale è stato seviziato con una fiocina e bruciate varie parti del corpo fino a causarne la morte”. Lo affermano in una nota congiunta Rinaldo Sidoli, portavoce di Alleanza Popolare Ecologista (Ape) e Ilaria Fagotto, presidente della Lega Antispecista Italiana (Lai).
“Siamo atterriti – spiegano – per un’azione tanto efferata. Abbiamo chiesto e ottenuto dai Carabinieri del luogo il sequestro della carcassa che sarà inviata all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia a Ragusa per un esame autoptico. Auspichiamo che in sede processuale – si legge nella nota – i responsabili di questa infamia paghino per la loro azione criminosa. Le tutele degli animali d’affezione vanno garantite e lo si fa applicando le leggi.”