La Polizia di Stato ha eseguito la misura cautelare della custodia in carcere a carico del 21enne Salvatore Rimmaudo  per il reato di atti sessuali con minorenne consumato e tentato. Il giovane secondo norma di legge risponderà di violenza sessuale considerata l’età delle vittime che non permette loro un libero convincimento.

Il Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Ragusa, ricevuta l’informativa di reato della Squadra Mobile e del Commissariato di Vittoria, ha richiesto ed ottenuto l’applicazione della misura cautelare a carico dell’indagato.




Il Giudice per le Indagini Preliminari aveva disposto gli arresti domiciliari ma le indagini della Squadra Mobile e del Commissariato di Vittoria continuavano.

La Procura della Repubblica di Ragusa disponeva un approfondimento delle indagini a carico dell’indagato, così, gli investigatori della Polizia di Stato sono riusciti a dimostrare che nonostante il soggetto fosse agli arresti domiciliari, continuava a chattare, telefonare e ricevere persone in casa, in violazione delle prescrizioni del Giudice.

Fatale per lui la dipendenza da social network, così un’ulteriore informativa redatta immediatamente ha permesso di sottolineare le continue violazioni di legge, pertanto il Giudice ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica di aggravamento della misura cautelare.

Già pochi minuti dopo la sottoposizione agli arresti domiciliari, pubblicava post su facebook e instagram, in alcuni casi pubblicando anche verbali di Polizia.

Ieri, non appena ricevuta la misura cautelare che disponeva il carcere, la Squadra Mobile ed il Commissariato di Vittoria si recavano a casa dell’indagato per ammanettarlo e condurlo in carcere.

“La Polizia di Stato, anche dopo l’esecuzione delle misure cautelari, continua a monitorare i soggetti sottoposti a restrizione. In questo caso è stato dimostrato che non vi era altro luogo se non il carcere per questo genere di indagato totalmente irrispettoso delle norme penali e delle prescrizioni imposte dal Giudice.