L’ex governatore della Sicilia Raffaele Lombardo, stamattina è stato a Comiso, all’Aeroporto, in segno di  solidarietà alla reiterata azione di protesta, portata avanti da esponenti dell’MPA.

Lombardo accolto dai maggiori esponenti dell’MPA provinciale e da numerosi militanti ha ribadito, ancora una volta, che il Governo Regionale ha compiuto tutti i passi necessari in favore della operatività dello scalo comisano e spetta ad altri il compito di chiudere il cerchio con incomprensibili e snervanti pastoie burocratiche. I quasi cinque milioni di euro, sborsati dalla regione, non solo dovevano contribuire per le spese dei primi due anni di attività, ma anche per la formazione del personale atta a mantenere un profilo di buona professionalità. Lombardo ha anche sottolineato, visitando lo scalo, come esso sia dotato di una pista molto più lunga e idonea all’atterraggio di aereomobili che diversamente Catania non riesce a supportare. La stessa pista è dotata tra l’altro di un sistema automatico di atterraggio che in caso di nebbia si attiva. Anche il numero di passeggeri previsto, supera di gran lunga il traffico di tanti altri “areoportini” nazionali, eppure Comiso rimane ancora chiuso. Perché?

(Foto: Franco Assenza)