asta giudiziariaUn’attività imprenditoriale edile, che va avanti da generazioni, stroncata dalle cartelle esattoriali e svenduta all’asta per 400mila euro a fronte di un valore di poco più di 2 milioni di euro.

Per il consulente tecnico d’ufficio il valore è di 1milione 716mila euro.  Vittima del provvedimento dell’ufficiale giudiziario è l’imprenditore pozzallese Corrado Giuca, e non solo, vittime sono anche i suoi 30 dipendenti, padri di famiglia che da anni sono impegnati in questo settore.

Un debito di 400mila euro rischia di mandare in frantumi quella che era una realtà imprenditoriale florida: il 16 gennaio, giorno della protesta, è il giorno dell’esecuzione immobiliare.

Un muro umano si schiererà davanti all’ufficiale giudiziario per impedire che venga tolto il capannone edile a Corrado Giuca e messo all’asta.

Non solo il movimento dei forconi, sosterrà la battaglia contro lo sciacallaggio, come loro stessi hanno più volte denunciato ma anche l’Ascom di Pozzallo il cui presidente Gianluca Manenti ha chiesto ai consociati la chiusura  per 3 ore delle proprie attività e di manifestare la loro vicinanza Corrado Giuca.  “Si tratta di un vero e proprio crimine appoggiato dalla legge dello Stato – ha detto Manenti – .  Ed è per questo che l’associazione dei commercianti di Pozzallo sarà presente il 16 gennaio a sostenere un’impresa appartenente ad un nostro concittadino, il quale si sta vedendo sottratta un’azienda che da anni era uno dei  fiori all’occhiello della città e che oggi viene svalutata in maniera assurda garantendo la speculazione dei soliti “sciacalli” appoggiati da ciò che dicono le norme in questione. Lo scopo è quello di far riflettere il Governo centrale circa l’emanazione di leggi destinate a garantire la dignità dell’imprenditore e dell’uomo”.

Viviana Sammito