pamela canzonieri 3Anche se sono stati celebrati i funerali, la salma rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria ragusana perché la procura iblea, come sapete, ha aperto un fascicolo per omicidio che rimane a carico di ignoti perché ritiene che il quadro non sia del tutto completo. In Brasile è rimasto un investigatore italiano che sta continuando a sentire gli amici di Pamela.

L’indagine sulla morte di Pamela Canzonieri è tutt’altro che chiara per la procura iblea. Anche se c’è stata una confessione da parte di Antonio Patricio Dos Santos, conosciuto come Fabricio, non è ritenuta attendibile del tutto considerato che l’uomo ha riferito di avere incontrato Pamela e di averla uccisa per un bacio negato mentre era sotto l’effetto della cocaina ma l’azione omicidiaria rimane ancora monca di informazioni, perché l’indagato non ricorda. Per la procura potrebbero esserci anche più persone coinvolte. In Brasile è rimasto l’investigatore italiano che fino a ieri ha sentito un’amica di Pamela ( già due volte),  la procura iblea sta continuando a prendere informazioni dai familiari e dagli amici di Ragusa e, tramite rogatoria internazionale, ha chiesto che vengano trasmessi alla procura iblea gli atti espletati dalla polizia giudiziaria brasiliana. A Dos Santos, quale persona indagata, arriverà un avviso di garanzia per informarlo, come prevede il codice di procedura penale italiano, che sul corpo di Pamela Canzonieri sarà effettuata l’autopsia anche in Italia. Per tale ragione dopo la celebrazione dei funerali, la salma della 39enne è stata trasferita nell’obitorio dell’ospedale, in attesa che vengano espletati gli adempimenti per la rogatoria, considerato che la procura iblea non ha la giurisdizione perché il delitto si è consumato all’estero. “Noi abbiamo il dovere giuridico e morale di avviare un’indagine –  ha precisato il procuratore capo, Carmelo Petralia, considerato che la vittima era di Ragusa”. Il numero uno della procura iblea ha incaricato come titolare del fascicolo Marco Rota che ha già dato incarico al medico legale,Giuseppe Iuvara, per l’esame autoptico appena avranno l’autorizzare a compiere gli atti.  “Sia chiaro: noi procediamo anche contro ignoti , anche per eventuali altre persone e nei confronti di Dos Santos  – ha spiegato il procuratore capo  – La legge non prevede la competenza di un preciso ufficio ma noi abbiamo il dovere di farlo”.

Il pm Petralia ha precisato che il <<quadro è complesso, intrecciato con una miriade di personaggi che gravita in questo ambiente dove viveva Pamela  Canzonieri. E’ ovvio che qualunque ipotesi è formulabile. Non ci si può accontentare –  secondo la procura iblea – di una persona che ha confessato l’omicidio però non si ricorda nulla. Mano a mano che l’autorità giudiziaria iblea acquisirà anche gli atti dell’indagine brasiliana avrà il quadro più chiaro.  Tra le persone su cui si sta concentrando l’indagine c’è anche la donna che ha litigato violentemente con Pamela qualche settimana prima del delitto. Mentre il Dos Santos – secondo quanto ha riferito il procuratore  –  che è l’attuale indagato  sembrerebbe una conoscenza quasi occasionale, però dobbiamo andare più a fondo.  Tra tutti i soggetti di cui si parla nelle indagini nessuno lo indica tra i suoi conoscenti.  Spunta da un momento all’altro e noi abbiamo il dovere di lavorare approfondire>>.

Ieri pomeriggio il medico legale e il dirigente della mobile, Nino Ciavola, hanno portato la famiglia all’obitorio, dopo i funerali, per il riconoscimento anche diretto della salma, come prevede la legge italiana anche se i genitori avevano già rilasciato una procura per l’identificazione a un amico di Pamela. “Per una maggiore  e purtroppo drammatica certezza è stato fatto anche oggi”, ha concluso il procuratore capo, Carmelo Petralia riferendosi all’identificazione fatta ieri.

Viviana Sammito