In questi giorni di complesse e febbrili trattative, in vista della presentazione delle candidature, c’è chi presenta un progetto che nasce da lontano.

Dalla convention del 2010, dal titolo “Prossima Fermata: Italia”, in cui venne lanciata l’idea di una possibile, dovuta, rottamazione di tutta la classe dirigente. Una sfida, quella di Matteo Renzi e dei “renziani”, lanciata a suon di scappellotti ai vecchi volti del vecchio establishment del vecchio Partito democratico. Forse troppo pochi, verrebbe da dire in verità, vedendo i risultati deludenti che l’ex segretario Bersani ha ottenuto. Ma c’è chi ci crede ancora oggi, trovando la forza di lanciare la propria sfida ai “vecchi gattopardi del partito”. Lo fanno nel tentativo di “lasciare il mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato” (Baden Powell, insegna) e lo fanno utilizzando un’espressione forte: il “Big Bang”. Così questo “Big Bang” – tanto atteso anche dai disincantati cittadini Iblei -, esplode a Ragusa. “Siamo complementari al Pd ma incarniamo quella voglia di ringiovanimento, sia nelle idee che nella politica”. È questo il messaggio forte e positivo, lontano da qualsivoglia polemica, che proviene dal battesimo, tenuto mercoledì mattina a Ragusa, dell’associazione “Big Bang”. I due coordinatori provinciali, sin dal primo momento accanto alla proposta dell’innovatore Matteo Renzi, sono Mario D’Asta e Paoletta Susino che, con al proprio fianco i rappresentanti della nascente associazione di tutti i comuni della provincia, hanno lanciato un segnale “fresco” relativamente all’attuale situazione politica.

“Vogliamo parlare ai giovani, alla gente – dichiara Mario D’Asta -. Ritrovando un linguaggio che non sia il politichese ma, invece, parlando chiaramente dei problemi e delle possibili soluzioni. Vogliamo lottare l’antipolitica e la protesta fine a sé stessa, siamo per le proposte e le metteremo in campo, ognuno nel proprio Comune, con grande passione e slancio”.

Diverse le candidature all’interno dell’associazione “Big Bang”: si inizia con il candidato Sindaco di Comiso, Filippo Spataro, si passa a Modica con ben cinque candidati al Consiglio Comunale (fra gli altri, alcuni con entusiasmo da vendere, come Federica Cavallo, il vice coordinatore del Pd Maurizio Arrabito e Stefano Colombo), fino a giungere a Ragusa. Nella città capoluogo, all’interno della lista del Partito Democratico e con Giovanni Cosentini candidato sindaco, Mario D’Asta e Francesca Guastella saranno i nomi di punta del movimento “Renziano” per il civico consesso. Se da un lato si è chiaramente detto che la scelta di Cosentini non sia la migliore, dall’altro i “Renziani”, hanno annunciato che lealmente la sosterranno ma senza possibili indicazioni assessoriali. “Tutti sanno che noi non siamo assolutamente stati d’accordo con la decisione del segretario del Pd, Peppe Calabrese e della maggioranza del Partito Democratico, di sostenere Giovanni Cosentini a Sindaco della nostra Città. Tante sono le differenze che ravvisiamo – commenta Mario D’Asta -, non con l’uomo ma con il già vicesindaco Cosentini, soprattutto per quanto concerne la cementificazione. Lo sosterremo lealmente, in linea con il Pd, ma saremo una sorta di opposizione nella maggioranza”. Tanto, davvero tanto l’entusiasmo di questi “giovani impegnati”. Come nel caso del Sindaco di Firenze, potrebbero essere loro la speranza che il nostro territorio ricerca. La ingente mole di consensi, ottenuti non a caso alle ultime elezioni Nazionali in Provincia (e specificatamente a Ragusa e Modica), testimonia questa voglia di “aria fresca”, questa ventata di ottimismo, questa speranza da ricercare, quantomeno nei candidati al Consiglio Comunale.

Paolo Borrometi