Ottobre è il mese Internazionale della Prevenzione del Tumore al Seno, 30 giorni dedicati alla sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella. Promossa dalla LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) e con il patrocinio del Ministero della Salute.

Molte le iniziative promosse dai comuni, dove palazzi simbolo delle città si colorano di rosa per sensibilizzare ognuno sulla prevenzione e cura del tumore alla mammella.

Nella foto sotto il Municipio di Ispica.

La malattia colpisce circa 55.000 donne in Italia ogni anno, una su otto nell’arco della vita, confermandosi come il tumore più diffuso nel genere femminile.

Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, con le sue ricercatrici e i suoi ricercatori, punta ancora una volta l’attenzione sull’urgenza di trovare nuove cure per chi deve affrontare le forme più aggressive, come il tipo triplo negativo, che colpisce soprattutto in giovane età, e il carcinoma mammario metastatico, che riguarda circa 37.000 donne solo nel nostro Paese. È una sfida difficilissima che richiede l’impegno delle donne, che devono sottoporsi agli screening e agli esami di controllo raccomandati per la diagnosi precoce; richiede l’impegno dei ricercatori, al lavoro per mettere a punto nuove terapie; e richiede l’impegno dei sostenitori, che con le loro donazioni permettono alla ricerca di non fermarsi mai.

Un appello che diventa ancora più urgente ora che stanno emergendo gli effetti della pandemia da COVID-19 sui programmi di screening. Alcuni ricercatori hanno stimato che nel 2020 in Italia, nei soli tre mesi di lockdown, circa 10.000 pazienti potrebbero non aver ricevuto una diagnosi precoce di tumore al seno, un numero che sale a 16.000 comprendendo il trimestre successivo.