parafarmaciaC’è anche un farmacista ragusano, 50 anni, indagato tra le 19 persone arrestate, tra  farmacisti, titolari ed addetti di società di commercio all’ingrosso di farmaci, agenti di commercio e autotrasportatori, perché ritenute responsabili di associazione a delinquere finalizzata a ricettazione, riciclaggio e commercio internazionale di farmaci rubati.

L’operazione ha consentito il sequestro di medicinali per circa 3 milioni di euro e un sequestro di beni per circa 23 milioni.

L’operazione è dei Carabinieri del Nas di Milano ma riguarda sei regioni italiane e fra queste importante è proprio la Sicilia.

L’operazione, denominata ‘Pharmatraffic’, è ancora in corso.

AGGIORNAMENTO NEWS ORE 11

Farmacisti, titolari ed addetti di società di commercio all’ingrosso di farmaci, agenti di commercio e autotrasportatori, sono accusati  di associazione a delinquere finalizzata a ricettazione, riciclaggio e commercio internazionale di farmaci rubati.
Un farmacista, B.L. ragusano di 40 anni, con un’attività nel nisseno, è indagato nell’ambito dell’operazione “Pharmatraffic” del Nucleo Antisofisticazioni di Milano. L’uomo, secondo quanto ricostruito dal capitano Paolo Belgi, avrebbe prodotto falsa documentazione per la compravendita di farmaci di provenienza illecita in Germania ed in Bulgaria.  Sono medicinali risultati trafugati negli ospedali, dai grossisti e dalle società di trasporto e rivenduti, a prezzi gonfiati, all’estero, dove non c’è alcun controllo dell’Aifa, l’associazione per i farmaci, come avviene in Italia. Il denaro riciclato veniva trasferito nel conto corrente di una banca in Svizzera. 70 mila euro sono stati trovati nella disponibilità del ragusano e sequestrati dai carabinieri del Nas.
Cinquanta persone sono indagate e 19 arrestate, già 5 erano state raggiunte il mese scorso da un’ordinanza di custodia cautelare, tra  farmacisti, titolari ed addetti di società di commercio all’ingrosso di farmaci, agenti di commercio e autotrasportatori, ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata a ricettazione, riciclaggio e commercio internazionale di farmaci rubati.  L’operazione ha consentito il sequestro di medicinali per circa 3 milioni di euro e un sequestro di beni per circa 23 milioni. Sono  sei le  regioni italiane coinvolte dall’operazione.
“Ci tengo a ribadire – ha riferito il comandante dei Nas di Milano, Paolo Belgi, – che il danno provocato dai criminali non era solo economico al servizio sanitario nazionale e all’industria farmaceutica. Le vittime principali sono i pazienti. E non solo quelli ricoverati o in cura nei nostri ospedali, costretti a rallentamenti o interruzioni della terapia perché le scorte di farmaci previste in realtà poi si rivelavano inferiori. Abbiamo scoperto che i medicinali rubati, che devono essere conservati in frigo a una tempertura fra i 2 e gli 8 gradi, venivano custoditi a temperatura ambiente. Devo aggiungere altro?”.

Viviana Sammito