bimbo scomparsoSiamo ad una fase delicata delle indagini sul caso Loris: a setaccio i tabulati telefonici, la messaggistica istantanea di Facebook e Watsapp, gli investigatori stanno tentando di ricostruire anche  le conversazioni  che sarebbero finite negli archivi.

Il Gps che era in dotazione nell’auto di Veronica Panarello e che la stessa aveva consegnato alla polizia, perché disposta a collaborare alle indagini, non funzionava da febbraio. Quindi lo strumento non ha registrato alcuna indicazione sul tragitto che la donna indagata ha percorso la mattina del 29 novembre.

Le telecamere: sono quelle che hanno permesso di ricostruire, anche se parzialmente il percorso. Sulle riprese dei sistemi di videosorveglianza l’avvocato, Francesco Villardita, non ha ancora presentato richiesta per l’incidente probatorio al Pubblico Ministero Carmelo Petralia ma il legale, ha spiegato, si aspetta che sia proprio il pm a chiederlo a titolo di indagine. Ad ogni modo Villardita chiederà una perizia durante la fase dibattimentale.

La difesa è affiancata da tre periti per dimostrare l’innocenza della mamma di Andrea Loris Stival. Sono di tre docenti universitari – uno specialista in medicina legale, l’altro in neuropsicologia forense e il terzo in lettura delle immagini – e due video forensi.

L’avvocato Villardita inoltre attende la deposizione della motivazione del tribunale del riesame che lo scorso tre gennaio ha confermato la custodia cautelare del Gip Claudio Maggioni.  Il legale non ha testimoni che possano riferire altre dichiarazioni a favore della Panarello.  Francesco Villardita ha poi commentato le dichiarazioni di Antonella Panarello che ha cambiato versione sulla posizione della sorella Veronica, prima accusata dell’omicidio e ora difesa. “C’è un ripensamento perché credo che Antonella Panarello abbia fatto una  migliore riflessione rispetto a quella data a caldo”;  anche se queste prese di posizione extraprocessuali non hanno alcun peso sul quadro investigativo.  Tuttavia le dichiarazioni della signora Carmen Anguzza, madre di Veronica Panarello non sono state confermate dal proprietario della casa vicino al Vecchio Mulino dove loro abitavano. La signora Anguzza ha sostenuto che con  la figlia che non andava a rifornirsi di  acqua al Mulino, ha detto di non conoscere quei posti ma il loro vicino di casa ha riferito che la famiglia usciva per andare alla fontana del Vecchio Mulino, tornando con le bottiglie piene d’acqua.

Le intercettazioni telefoniche, quello stralcio reso noto,  tra Antonella Panarello e la madre confermano che Veronica Panarello conosceva il posto dov’è stato ritrovato cadavere il piccolo Loris.

Viviana Sammito