Nell’ambito delle attività di monitoraggio dei soggetti extracomunitari non in regola con le norme sull’ingresso ed il soggiorno, il Questore di Ragusa ha emesso i decreti di  trattenimento presso i Centri di Identificazione ed Espulsione, nei confronti di due stranieri, rispettivamente di nazionalità tunisina e albanese.

Il primo, un tunisino di 26 anni, con pregiudizi per oltraggio, resistenza, violenza e lesioni a P.U. era già stato individuato ed  arrestato come uno degli attori della cruenta rivolta che quattordici di extracomunitari avevano inscenato il 20 agosto 2012 presso il Centro di Primo Soccorso ed Accoglienza di Pozzallo (RG), nel corso della quale i riottosi aveva distrutto parte degli arredi e delle apparecchiature presenti nella struttura, oltre che mandarne in frantumi i vetri degli infissi. La posizione amministrativa del 26enne tunisino è stata vagliata dal personale dell’Ufficio Immigrazione per i successivi adempimenti amministrativi, culminati nel decreto di espulsione emesso dal Prefetto e nel successivo decreto di trattenimento del Questore  di Ragusa  che ha disposto il trattenimento presso uno dei Centri di Identificazione ed Espulsione presenti nell’isola, in attesa del completamento delle procedure burocratiche per il suo definitivo allontanamento dal territorio dello stato.

Il secondo, un albanese di 42 anni, con pregiudizi penali per oltraggio, resistenza, violenza e lesioni a P.U., rintracciato a Scicli da militari del’Arma dei Carabinieri destinatario anch’egli di un provvedimento di espulsione e del decreto di trattenimento emessi dopo le procedure effettuate dal competente Ufficio Immigrazione della Questura di Ragusa, è stato condotto presso un Centro di identificazione ed espulsione per la conclusione della procedura amministrativa che porterà al suo allontanamento dal territorio dello Stato.

Questi due si vanno ad aggiungere agli altri 10 tunisini che, anch’essi fra gli autori della rivolta del 20 agosto 2012, inscenata presso il C.P.S.A. di Pozzallo (RG), sono stati già destinatari di provvedimenti di espulsioni e trattenuti presso i CIE in attesa di essere rimpatriati.